Personaggio iconico, simpatico, folkloristico ed allegro, dotato di una disarmante semplicità, a tratti ingenua, che permetteva a chiunque, anche agli sconosciuti, di avvicinarsi a lui per ricevere un sorriso, una pacca sulla spalla o una battuta, dal sapore ironico, puro ed innocente.
Così come il suo animo, dotato di una candida innocenza, trasmessa attraverso un volto, il suo, che a ben osservarlo celava una velata sofferenza, a volte incompresa, mascherata dalle sue passioni e gioie più grandi. Su tutte lo smisurato amore per il calcio e per la sua squadra del cuore: il Napoli.
Enzo O’ Black, questo il soprannome attribuitogli, col quale verrà da tutti ricordato, era questo.
La Comunità di Penta, ieri, gli ha reso omaggio nella monumentale chiesa di San Bartolomeo, dove è custodito il simulacro di San Rocco, tanto caro a Enzo e alla sua famiglia, che lo ha accompagnato in questo suo ultimo viaggio terreno.
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