Secondo quanto riferito dalla ragazzina e dal nonno materno che la accompagnò al presidio di via Fiorignano (più tardi sopraggiunse pure la nonna: i genitori erano impossibilitati), la supposta violenza sessuale si sarebbe verificata quattro giorni prima.
Uno zio (che oggi ha 22 anni ed è indagato nel procedimento penale, ma è in carcere per una differente tipologia di reato, una rapina ai danni d’un supermercato) l’avrebbe condotta nel cantiere per la costruzione della scuola di Pontecagnano Faiano, teatro del presunto incubo.
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