Una squadra spacciata alla fine di marzo, salva all’ultima giornata. Un miracolo calcistico con pochi eguali. Il presidente Fabrizio Corsi e il ds Pietro Accardi avevano già pensato a lui a settembre quando esonerarono Paolo Zanetti, con 4 sconfitte su 4 gare di campionato. Non se ne fece nulla e arrivò Aurelio Andreazzoli.
Adesso tocca al tecnico massese essere stoppato, salutato e ringraziato. Fatale la sconfitta di sabato pomeriggio a Verona, ma soprattutto il rendimento degli ultimi due mesi con i soli tre punti guadagnati nelle ultime nove gare che hanno relegato l’Empoli in piena zona retrocessione, penultimo in classifica e a 5 punti dalla salvezza.
Andreazzoli era partito abbastanza bene conquistando anche tre vittorie, contro Salernitana, Fiorentina e Napoli, ma non ha cambiato il trend di una squadra che ha segnato appena 11 gol, peggior attacco della serie A. La società stava ragionando su questo cambio da sabato sera, poche ore dopo la gara del ‘Bentegodi’.
Domenica mattina Andreazzoli non era allo stadio come sua consuetudine dopo una partita: Era emersa inizialmente l’ipotesi di un ritorno di Paolo Zanetti, anche perché il tecnico vicentino è tuttora sotto contratto con l’Empoli fino a giugno 2025. Poi la virata su Nicola che è stato esonerato nel febbraio del 2023 dalla Salernitana, dopo la salvezza nel 2022. Anche Nicola era ancora sotto contratto col club campano e chiaramente quel rapporto è stato rescisso. Insieme ad Andreazzoli se ne vanno anche i suoi collaboratori Alessio Aliboni e Francesco Chinnici mentre con Nicola arrivano nello staff tecnico azzurro Simone Barone, nel ruolo di allenatore in seconda, Manuel Cacicia come collaboratore tecnico, Gabriele Stoppino, preparatore atletico, e Federico Barni quale match analyst. Nicola ha firmato un contratto annuale con opzione per un’ulteriore stagione in caso di permanenza in serie A. Primo allenamento in vista del Monza domani pomeriggio alle 15.
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