Sono state nuovamente esposte le gigantografie aeree che forniscono immagini davvero preoccupanti della cava e dell’intera area del Cernicchiara. «Sono ben noti gli studi e i grafici dell’Ispra, Istituto per la Protezione Ambientale, sulla natura dell’intero fronte collinare, fino all’area portuale, nel quale le opere di perforazione tuttora in corso hanno intercettato diverse falde acquifere compromettendo probabilmente la tenuta di terreni con il massimo livello di rischio idrogeologico.
Purtroppo, nulla si sa degli obiettivi degli scavi, del rispetto dell’autorizzazione Regionale, della sua intervenuta scadenza a fine 2021 e del probabile regime di proroga tacita dei lavori che stanno interessando un luogo da rinaturalizzare in apparente assenza del rinnovo della Valutazione di Impatto Ambientale – hanno dichiarato gli organizzatori – Per tutto questo, è necessario che da parte dei responsabili siano fornite le rassicurazioni e le informazioni necessarie, anche relativamente alla viabilità aerea che dovrebbe essere realizzata su piloni alti circa 30 metri infissi nel torrente, sulle rampe pendenti che dovrebbero attraversare il vallone e sulla alterazione dei livelli dell’attuale viabilità.
Del resto, la rimozione dei container affastellati all’ingresso della cava, dopo la manifestazione pubblica del giorno 30/09/2023 dinanzi al Comune, è prova evidente della presenza di criticità nell’utilizzo dei luoghi e non crediamo sia una coincidenza temporale».
Le consigliere Pecoraro e Barone hanno poi incontrato la Sovrintendente Raffaella Bonaudo che ha di fatti ricevuto una delegazione, composta – tra gli altri – anche Felice Bottiglieri, ex Dirigente del Settore Urbanistica e l’ esperto attivista Alfonso Malangone, che da anni seguono la questione.
La Sovrintendente, oltre ad interloquire anche su altre questioni urgenti in città, ha assicurato massima attenzione ed impegno sulla questione del Cernicchiara e rimarrà in contatto con i Referenti della Coalizione.
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