Giornata mondiale della lotta contro il cancro: i progressi della scienza

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Oggi, 4 febbraio, si celebra la Giornata mondiale contro il cancro. Lo scorso anno nel nostro Paese sono state stimate 395mila nuove diagnosi di tumore. Nel post pandemia si sta assistendo a un incremento preoccupante. Secondo gli esperti, il 40% può essere evitato con la prevenzione. L’Oms prevede nel mondo “35 milioni nuovi casi nel 2050”. Ma dalla scienza arriva qualche buona notizia con nuovi studi che potrebbero in futuro aiutare nella lotta a queste malattie

Secondo gli esperti, il 40% dei casi di tumore può essere evitato seguendo stili di vita sani (no al fumo, dieta corretta e attività fisica costante). Il cancro, fra le malattie croniche, è quella che può beneficiare maggiormente della prevenzione primaria, come dimostrato da centinaia di studi scientifici

Le speranze nella lotta ai tumori arrivano dalla scienza. Ogni anno arrivano nuove scoperte e ricerche nel settore. Ad esempio, uno studio pubblicato su Nature spiega come sia stato scoperto che alcuni batteri che si trovano frequentemente in molti tumori del tratto gastrointestinale aiutano direttamente le cellule tumorali a eludere la risposta immunitaria dell’organismo. Dunque alcuni farmaci antitumorali funzionano perché uccidono anche i batteri

Un altro studio ha presentato i risultati di uno strumento di intelligenza artificiale (AI) in grado di prevedere il cancro al pancreas fino a tre anni prima della diagnosi, identificando modelli specifici di condizioni che si sono verificate nelle cartelle cliniche dei pazienti. Analizzato combinazioni di codici di malattia e tempistiche di comparsa, il modello ha imparato a identificare i soggetti a maggior rischio di contrarre la malattia

Di recente, dopo più di 10 anni dall’approvazione, nell’Ue, dell’ultimo farmaco per il carcinoma gastrico, l’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) ha disposto la rimborsabilità di “trastuzumab deruxtecan”. Come spiega Avvenire, si tratta di una monoterapia per trattare pazienti con adenocarcinoma dello stomaco o della giunzione gastroesofagea avanzato, cosiddetto “Her2-positivo”, che hanno ricevuto un precedente trattamento a base di trastuzumab

Sulla rivista Acs Nano è stata pubblicata la scoperta, definita ‘inaspettata’ dagli stessi autori dell’Università della Southern California, di un possibile meccanismo di innesco delle metastasi finora insospettabile: una molecola che normalmente accompagna e regola lo sviluppo 3D delle proteine, ma che quando è sotto stress fugge all’interno della cellula tumorale e penetra nel nucleo, stimolandola a diventare più mobile e invasiva

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