“La prima cura di cui abbiamo bisogno nella malattia è la vicinanza piena di compassione e di tenerezza. – ha osservato S.E. Monsignor, Andrea Bellandi – Per questo, prendersi cura del malato significa anzitutto prendersi cura di tutte le sue relazioni: con Dio, con gli altri (familiari, amici, operatori sanitari), col Creato, con sé stesso. Gli ammalati, i fragili, i poveri sono nel cuore della Chiesa e devono essere anche al centro delle nostre attenzioni umane e premure pastorali”.
“Anche per questo – aggiunge l’Arcivescovo di Campagna-Salerno-Acerno – durante la mia Visita pastorale, un tempo particolare l’ho inteso dedicare alla visita agli ammalati, scoprendo come molti di essi vivano la loro condizione con grande fede e accompagnati dalle cure amorevoli dei familiari. Per me è stato ed è un grande esempio di cristiana carità”.
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