Il giudice antimafia, Antonio Laudati, e il luogotenente della Guardia di finanza, Pasquale Striano sono indagati nell’inchiesta, della Procura di Perugia per la vasta rete di accessi non autorizzati alle banche dati. E qui spunta il nome del club granata. L’avvocato di Laudati, ai microfoni del TG1, ha riferito che il suo assistito ha svolto degli approfondimenti investigativi, su richiesta della Procura di Salerno (che ad ora non conferma), in merito all’operazione di vendita della Salernitana da Claudio Lotito a Danilo Iervolino. In mezzo c’è anche il nome del presidente della FIGC, Gabriele Gravina, e ovviamente anche quello dell’ex co patron Marco Mezzaroma. Le posizioni di quest’ultimo e di Iervolino sarebbero quindi state consultate. Lo riporta Salernitana News
Secondo l’accusa, Laudati e Striano avrebbero falsamente affermato che l’inizio delle indagini su Gravina derivasse dalla Procura di Salerno. Striano è indicato come l’esecutore materiale degli accessi non autorizzati e il redattore della bozza del documento inviato a Piazzale Clodio da Giovanni Melillo. Laudati, invece, è considerato il mandante, l’ideatore e coordinatore delle operazioni, secondo quanto sostenuto dai magistrati di Perugia. Proprio a Perugia è già stato convocato come testimone Lotito, per cercare di fare chiarezza su questa situazione.
Secondo Calcio e Finanza.it Per compilare il dossier, sono state condotte ricerche nella banca dati del Sistema informativo valutario, che contiene segnalazioni di attività sospette. Tra le posizioni consultate ci sono quelle di Danilo Iervolino, presidente della Salernitana e proprietario di L’Espresso, e Marco Mezzaroma, cognato di Claudio Lotito e ex di Mara Carfagna. Ma le ricerche si sono concentrate anche sulla Isg, un’azienda specializzata nei diritti delle trasmissioni sportive, e su Chiara Faggi, avvocato della Lega Pro. Michele Punzi, precedentemente coinvolto nella sicurezza di Telsy, società partecipata da Tim, è stato accusato di aver contribuito alle azioni di Striano.
Le “spiate” si sono poi estese a Sulmona, focalizzandosi su una raccolta fondi. Sono stati esaminati anche i precedenti di polizia del compianto Marco Bogarelli, personaggio influente nel mondo dei diritti televisivi, e di Giovanni Valentini, una figura di spicco nell’area commerciale della FIGC. Leggendo tra le righe delle carte di Perugia, sembra emergere una contesa nel mondo del calcio. A Perugia è stato convocato come testimone anche il presidente della Lazio, Claudio Lotito, per cercare di fare chiarezza su questa situazione. Non è una novità che i rapporti tra la Lazio e il presidente Gravina siano tesi.
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