Domenico De Rosa (Ceo di SMET): “La politica rimetta al centro il porto di Salerno”

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Questa prima parte di 2024 è stata caratterizzata da nuove tensioni e criticità, specialmente sullo scenario internazionale, che hanno portato a una nuova fase di instabilità e incertezza economica.

L’Italia, in particolare, si vede danneggiata dalle tensioni nel mar Rosso e alla chiusura de facto della via marittima di Suez. “la nostra difesa deve tutelare quei mari e le nostre navi, rendendo nuovamente percorribile quella striscia – avverte Domenico De Rosa, CEO dell’impresa di logistica SMET -. Quando gli armatori decidono di circumnavigare l’Africa piuttosto che passare da Suez, l’Italia perde tantissimo, specialmente i porti del Sud Italia. La difesa di quelle zone dagli assalti dei pirati e gli attacchi dei terroristi è assolutamente centrale e diventa essenziale dal punto di vista strategico”.

Il monito di De Rosa, lanciato già agli inizi di quest’anno, sembra essere sempre più attuale.

“Oltre il 90% delle merci, viaggia sul mare – ricorda il CEO di SMET -. Avere un tratto di mare così importante, come quello di Suez, che è stato già abbandonato da metà del naviglio mondiale a causa della rischiosità di quel tratto, ingigantisce i rischi economici per il nostro Paese, nonché per i nostri stessi marittimi”.

Per questo, De Rosa crede che sia fondamentale ringraziare la Marina Militare, “che sta tutelando il naviglio italiano (e non solo) in quel tratto di mare, divenuto pericoloso per via della guerra tra Hamas e Israele”. Per questo, De Rosa applaude le azioni messe in campo dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ha dato priorità alla mitigazione dei problemi nel mar Rosso.

Dalla congiuntura internazionale, poi, si passa al territorio salernitano.

E qui, le cose non vanno meglio. Anzi. Se a questa situazione di difficile risoluzione si aggiunge la certificata contrazione dei flussi commerciali del porto di Salerno tra gennaio e dicembre 2023, ne esce fuori un panorama complesso e su cui la politica deve necessariamente intervenire. Domenico De Rosa ha sottolineato come nell’ultimo anno il numero di contenitori e delle merci in entrata e uscita è calato notevolmente. “I contenitori sono calati del 4,4% e le unità Ro-Ro del 6,1%” ricorda l’imprenditore salernitano.

“Una gran parte dell’economia dell’intero territorio provinciale salernitano, della Regione e del Mezzogiorno d’Italia passa dal nostro porto. E I dati dell’ultimo report elaborato dall’Autorità Portuale del Tirreno Centrale non includono ancora i nefasti effetti negativi dell’escalation del conflitto in Medio Oriente” rammenta il CEO di SMET.

“È più che mai necessario favorire la ripresa dei commerci attraverso politiche ad hoc intraprese dalle istituzioni e autorità competenti. Una contrazione dei flussi, come quella rilevata per il 2023, comporta inevitabilmente una limitazione della nostra capacità produttiva e commerciale. In un contesto generale di grandi difficoltà – conclude De Rosa – si deve fare tutto il possibile per evitare ricadute ancora più pesanti sugli imprenditori e sui cittadini. È il momento di agire e trovare, da subito, delle soluzioni concrete. Bisogna partire dal rafforzamento del ruolo del porto di Salerno sulle autostrade del mare, che sono il cuore pulsante dei traffici commerciali in Europa”.

E il CEO di SMET chiosa: “non c’è tempo da perdere”.

1 Commento

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  • Quello di Salerno non è un porto!!! Si può immaginare un porto senza collegamento alla rete ferroviaria e, per giunta, senza un interporto, incastrato com’è tra mare e collina? Il porto va delocalizzato, deve essere portato verso il litorale di Battipaglia – Eboli. Realizzarlo nella zona più bella di Salerno fu una scelta scellerata, un vero e proprio delitto! Poi richiede continui lavori di ripristino e rifacimento banchine che assorbono milioni di euro ogni anno perchè è fatto male! Quello non è un porto!!!

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