La platea a cui si rivolge il bonus è quella dei genitori che sono separati, oppure divorziati, o semplicemente non convivono. Il sostegno è pensato per chi ha attraversato una specifica situazione di difficoltà economica e per questo i requisiti sono i seguenti: durante la pandemia, il genitore che fa la richiesta doveva convivere con almeno un figlio minorenne (o un figlio maggiorenne che avesse una disabilità grave). Chi vuole avere il bonus deve avere un reddito più basso di 8.174 euro. Infine, è necessario che nel periodo dell’emergenza pandemia chi fa domanda non abbia ricevuto del tutto o in parte un assegno di mantenimento a cui avrebbe avuto diritto, perché l’altro genitore non l’ha pagato.
Qui entrano in gioco i requisiti che riguardano l’altro genitore. Infatti il bonus non spetta a tutti coloro che non hanno ricevuto il mantenimento: l’agevolazione scatta solo se l’altro genitore, quello che avrebbe dovuto versare il denaro, ha sospeso o ridotto la sua attività lavorativa per almeno 90 giorni (circa tre mesi) dall’8 marzo 2020 in poi. Oppure, se il suo reddito nell’anno 2020 è stato più basso di almeno il 30% rispetto a quello del 2019, a prescindere dai motivi specifici per cui questo è avvenuto.
L’importo del bonus dipende dai soldi che non sono stati pagati, ma il massimo è fissato a 800 euro euro al mese per dodici mesi. Complessivamente, quindi, si parla di 9.600 euro in tutto, che non saranno versati in quote mensili ma in un’unica soluzione. L’importo del bonus dipenderà anche dal numero di richieste e dalla disponibilità dei fondi, che ammontano in tutto a 10 milioni di euro. L’importo esatto che verrà erogato a ciascuno non sarà comunicato nel momento stesso in cui si presenta la domanda, ma bisognerà aspettare che l’Inps elabori tutte le richieste.
A presentare la domanda, naturalmente, deve essere il genitore che avrebbe avuto diritto al mantenimento ma non l’ha ricevuto. Andando nell’area dedicata sul sito dell’Inps – è necessario autenticarsi con Spid, Cie o Cns – si può selezionare il servizio “Contributo per genitori separati o divorziati per garantire la continuità dell’erogazione dell’assegno di mantenimento”, inserito tra le Prestazioni non pensionistiche. Come detto, anche il tempo è limitato: la scadenza ultima per presentare domanda è fissata al 31 marzo 2024. Dopodiché, non sarà più possibile richiedere il bonus genitori separati o divorziati.
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