“Voglio una squadra di calcio vera, da Serie A, come dimostrato per gran parte del percorso fino ad ora da questo club. I miei interventi sono stati diretti ad andare a ricercare le cose che avevo visto, che la squadra ha nelle corde ma che nell’ultimo periodo non riuscivano più ad evidenziare. Ci sono aspetti importanti come quelli mentali, motivazionali ed emotivi. Poi ci sono degli aspetti pratici e di campo, dove ho iniziato con il non stravolgere”.
“Questa squadra ha fatto bene tante cose, ho aggiunto un paio di idee sull’attitudine offensiva, sulla costruzione e sulle letture dei vari momenti della partita. Quando c’è un cambio di allenatore si riaccendono tutti, anche quelli che involontariamente si erano seduti. Questa è una squadra accesa e questo fattore ha pro e contro. Ho trovato un Lecce tanto vivo”.
Pochi i dubbi di formazione, tenendo conto che Gotti rispetterà il 4-3-3 ereditato da D’Aversa, modulo su cui Corvino e Trinchera hanno costruito la rosa. A centrocampo non sarà della partita Kaba, assente per infortunio così come Dermaku e Banda. Al posto di quest’ultimo giocherà senza dubbio Sansone, mentre a completamento della linea mediana si vedrà ancora Oudin dal primo minuto: “Oudin ha fatto l’esterno con valore milionario in Francia. Poi si è accentrato. Sarà la quotidianità a darmi una risposta sul suo vero ruolo. Sansone l’ho avuto da piccolo nella nazionale Under 17, poi da grande a Parma, prima non c’ero quindi non posso sapere perché abbia giocato poco dal primo minuto”.
Restando sui singoli, si è parlato anche di Pierotti, approdato a Lecce per sostituire Strefezza ma senza i risultati sperati: “In Argentina Pierotti ha fatto spesso l’esterno a destra, a sinistra, poi l’attaccante, poi la mezz’ala. È alla ricerca di una consacrazione definitiva in un campo di calcio”. L’unico ballottaggio è quello che vede Gonzalez e Rafia contendersi una maglia da titolare a centrocampo, con lo spagnolo in vantaggio sull’ex Pescara. Occhio, anche, al possibile inserimento di Blin. Solita staffetta infine per Krstovic e Piccoli.
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