Con questa delibera, approvata all’unanimità, il Comune di Pellezzano assume una serie di impegni tra cui quello di indicare in tutte le procedure di gara, in coerenza con quanto previsto all’art. 11 del Codice degli Appalti, che al personale impiegato nei lavori, servizi e forniture oggetto di appalti pubblici e concessioni sia applicato il contratto collettivo maggiormente attinente alla attività svolta stipulato dalle organizzazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative, salvo restando i trattamenti di miglior favore.
Ulteriore impegno da parte dell’Ente è quello di promuovere incontri con le organizzazioni sindacali al fine di verificare come raggiungere l’obiettivo per l’Amministrazione Comunale che tutti i contratti in essere prevedano un trattamento economico minimo inderogabile pari a 9 euro l’ora.
“L’indirizzo posto alla base di quest’atto deliberativo – ha spiegato il Sindaco Francesco Morra – è quello di seguire le indicazioni dettate dal Consiglio dell’Unione Europea che ha dato il via libera definitivo alla direttiva che introduce un minimo salariale adeguato nei Paesi UE per migliorare le condizioni di vita dei lavoratori e rafforzare i CCNL”.
“E’ nostro dovere di amministratori di un governo cittadino – ha aggiunto il Sindaco Morra – mettere in campo tutti gli strumenti di tutela per i lavoratori nel pieno rispetto dell’articolo 36 della Costituzione Italiana che testualmente recita “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”. Principio richiamato anche dalla Cassazione che recentemente, con la sentenza dello scorso 2 ottobre num. 27713 Sezione Lavoro, ha confermato il diritto del lavoratore al salario minimo costituzionale, congruo e dignitoso”.
Un impegno, quello assunto dal Comune di Pellezzano, che dunque consentirà di eseguire i dovuti controlli affinchè al lavoratore di ogni settore economico sia riconosciuto un trattamento economico complessivo non inferiore a quello previsto dai contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni datoriali e sindacali e che non sia inferiore ai 9 euro.
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