E su quella che un tempo era l’attività più diffusa (oltre 40 caseifici a fronte dei 9 attuali) esistono persino 2 leggende, una delle quali conduce direttamente alla pizza, offerta alla Regina Margherita da Don Raffaele Esposito, il quale sostituì il formaggio proprio col Fior di Latte tramontano e scovare oggi gli ultimi casari che in questo immenso cuore verde della Costiera Amalfitana, non è impresa facile, perché i loro piccoli laboratori sono per lo più nascosti tra grappoli di case che si arrampicano lungo le colline.
Ed è per questo che l’iniziativa si propone di mettere in vetrina un prodotto di nicchia prima di invitare buon gustai e turisti a inoltrarsi tra sterrati e piccole arterie interpoderali, per dar vita al gioco della conquista dei sapori con una singolare “Caccia al Casaro”.
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