Dapprima la hanno trattenuta a stento la madre e la sorella, poi sono intervenute due automobili che si sono fermate per partecipare al salvataggio della ragazza, ed in una di queste era presente un “Angelo” non nuovo ad imprese salvavita, essendogli già capitato in passato di salvare l’esistenza di altre persone, tra cui una bambina, che risponde al nome di Mario Mascolo. Quest’uomo ha capito subito il dramma che stava vivendo la ragazza, di circa 30 anni, laureatasi a dicembre quindi 3 mesi orsono, ed ha offerto tutta la sua abilità di uomo esperto, sensibile, attento ai bisogni del prossimo, anche distraendola dal proposito infausto, in attesa del 118. Sul posto giungeva subito dopo anche la Croce Bianca di Salerno, con presente un altro “Angelo”, il medico dr Zito Giovanni, anch’egli non nuovo rispetto a salvataggi di vite umane e già menzionato in altre occasioni da media locali e regionali, che ha messo a disposizione della ragazza tutto l’amore possibile, la comprensione, l’impegno deciso e determinato che soltanto gli operatori del 118 certe volte riescono a donare, riuscendo a far rientrare del tutto il gravissimo dramma esistenziale che stava vivendo la giovane donna. Sul posto anche Polizia e Carabinieri che eroicamente hanno partecipato a tutte le procedure di salvaguardia della giovane esistenza in grave crisi, riuscendo a conquistare la piena fiducia della donna che più volte si è lasciata andare a crisi di pianto e d’angoscia abbracciando i suoi soccorritori.
Il 118 ha poi attivato il servizio CIM, Centro d’Igiene Mentale, che è prontamente intervenuto assistendo immediatamente la giovane donna che, grazie alla estrema professionalità e sensibilità del dr. Iodice e della sua equipe sanitaria, è stata condotta in ospedale al Ruggi nonostante iniziali rifiuti dettati dai gravissimi propositi suicidari. La Polizia non solo ha scortato sia l’ambulanza, sia l’auto medica, sia l’auto del CIM, per proteggere la ragazza lungo il percorso, ma è anche rimasta a lungo al PS del Ruggi per seguire da vicino la giovane donna, la madre e la sorella, e tutte le procedure messe in atto dai sanitari; si è dedicata pienamente, quindi, anche alle fasi successive ai primi importantissimi soccorsi messi in atto da tutti gli intervenuti.
Evidentemente stava scritto “Lassù” che dovevano intervenire tanti “Angeli” tutti insieme, per salvare la vita ad una donna incompresa, triste, infelice, che nonostante si sia laureata proprio 3-4 mesi orsono stava per dire addio alla vita terrena per pochi attimi di angoscia ed orrore. Pochi attimi di tragedia che sono stati scongiurati grazie e tanti “Angeli” pervenuti tutti insieme. Sarà una Santa Pasqua per questa giovane donna, davvero Santa.
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