La bozza del Dpcm, visionata da Il Sole 24 Ore, conferma l’impianto anticipato nei mesi scorsi: i bonus arrivano al massimo a 13.500 euro per chi ha un Isee inferiore a 30mila euro
Tra la firma di Palazzo Chigi, l’esame della Corte dei conti, la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del Dpcm e l’aggiornamento della piattaforma Invitalia-Mimit potrebbe servire ancora almeno un mese per la partenza effettiva dei nuovi eco-incentivi
L’architettura degli incentivi continuerà a basarsi sulle emissioni di CO2 dell’auto che si acquisterà. Previste tre fasce: 0-20 g/km, alla quale appartengono tutte le macchine elettriche; 21-60 g/km, alla quale appartengono solo macchine ibride plug-in, ossia vetture con doppia alimentazione, termica ed elettrica, con una piccola batteria di trazione ricaricabile dall’esterno ma dall’autonomia limitata, quando la vettura marcia in solo elettrico, a poche decine di chilometri
C’è poi un’altra fascia, quella da 61-135 g/km, alla quale appartengono macchine con motore termico (a benzina, gasolio e gas) e ibrido (full e mild), prevalentemente dei segmenti A (citycar), B (utilitarie) e C (compatte), anche se non manca qualche versione del segmento D, di un po’ tutte le carrozzerie: berline, Suv, monovolume e multispazio
Per l’acquisto o leasing di auto elettriche (emissioni tra 0 e 20 grammi di CO2 per km) vengono stanziati 240 milioni, un quarto del pacchetto totale dei 793 milioni per il comparto auto. Per la fascia successiva, 61-135 grammi CO2/km, invece, è previsto lo stanziamento di 402 milioni, oltre il 40% dei fondi totali. Infine 140 milioni, il 15% circa, sono destinati alle ibride plug-in (fascia 21-60)
E i fondi restanti? La ripartizione dei fondi prevede che vadano a taxi (20 milioni), auto usate (20 milioni), moto, scooter, tricicli e quadricicli (32,5 milioni a quelli elettrici e 5 a quelli a motore termico), veicoli commerciali (53 milioni), noleggio a lungo termine (50 milioni), installazione di impianti a Gpl e metano sulle auto (10 milioni)
Non tutte le auto che rientrano nelle diverse fasce di emissioni potranno accedere al contributo. Il governo, infatti, ha confermato il limite massimo di prezzo di listino, Iva esclusa:
0-20 g/km: 35mila euro (equivalenti a 42.700 Iva compresa);
21-60 g/km: 45mila euro (equivalenti 54.900 Iva compresa);
61-135 g/km: 35mila euro (equivalenti a 42.700 Iva compresa)
A questo proposito sappiamo che la rottamazione sarà obbligatoria solo per chi intende acquistare macchine con motore termico e ibrido con emissioni comprese tra 61 e 135 g/km. In tutti i casi in cui vi sarà una rottamazione, la vettura da demolire dovrà essere intestata all’acquirente di quella nuova o a un familiare e dovrà essere di classe inferiore a Euro 5. Sarà ammessa la rottamazione delle Euro 5 solo con l’acquisto di una vettura delle prime due fasce (0-20 e 21-60 g/km) e potrà accedervi chi ha Isee inferiore a 30mila euro
Confermate anche le anticipazioni dei mesi scorsi per gli altri veicoli. Spazio anche alle auto usate, Euro 6 con emissioni fino a 160g/km di CO2 e prezzo fino a 25mila euro: l’incentivo per acquistarle è di 2mila euro rottamando un veicolo da Euro 0 a Euro 4. Per moto, scooter, tricicli e quadricicli elettrici è previsto un contributo del 30% fino a 3mila euro che sale al 40% (fino a 4mila euro) con rottamazione di un veicolo da Euro 0 a Euro 3
Per le persone fisiche un successivo decreto Mimit stabilirà l’entità dei contributi previsti per un contratto di noleggio a lungo termine (almeno 3 anni) di un’auto fino a 135 g/km di CO2. Le persone giuridiche sono invece ammesse agli incentivi solo per una parte del pacchetto: auto nelle fasce 0-20 e 21-60; moto, scooter, tricicli e quadricicli
Alle persone fisiche che installano impianti nuovi a Gpl o metano su auto almeno Euro 4, infine, il Dpcm destina un bonus rispettivamente di 400 e 800 euro. Il contributo sarà corrisposto direttamente dall’installatore, che sarà a sua volta rimborsato dall’impresa costruttrice dell’impianto. Quest’ultima infine recupererà con credito d’imposta
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