E’ quanto hanno annunciato- come riporta il quotidiano “Il Mattino” oggi in edicola – Andrea Pastore e Vincenzo Ferrara, esponenti della Cisl funzione pubblica.
La protesta scaturisce dal caso di un’infermiera del reparto di nefrologia che ha dovuto lavorare 18 ore consecutive.
«Dopo aver effettuato il turno notturno – raccontano i due sindacalisti – è stata costretta a restare in servizio per adempiere ad un ordine del direttore sanitario Gaetano Aprea emanato in spregio ai principi sanciti dalla legge e dalle norme contrattuali.
Alla base di questo c’è la decisione della di avallare la richiesta di trasferimento di un’altra infermiera al distretto sanitario. Al suo posto, grazie al cambio comparativo, è arrivata una collega che però ha delle limitazioni ed è attualmente in malattia. Questo ha provocato enormi disagi al reparto sguarnendolo di personale».
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