Salernitana, tifosi preoccupati per il futuro: “Iervolino cosa attende per programmare?”

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C’è scoramento tra la tifoseria granata comprensibile certamente per l’epilogo di questo campionato e per la lenta agonia – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” consultabile online  – che a cinque giornate dal termine di questa stagione balorda. Ma c’è anche preoccupazione per il futuro.

Aniello Salzano, ex sindaco di Salerno, tifoso granata si può dire della prima ora è tra questi: “Mi chiedi cosa succederà in un prossimo futuro? Un interrogativo difficile da sciogliere visto che sono tra i più colpiti dalla depressione per questo campionato molto deludente.

La delusione è così grande che sono frastornato e ritengo che come me lo sia anche lo stesso presidente Iervolino il quale, comunque, da neofita ha dimostrato tutta la sua incapacità a saper leggere le cose del mondo del calcio. Ha fatto errori macroscopici che naturalmente gli costeranno cari. E lo costeranno soprattutto a noi tifosi e agli sportivi di un’intera città che vedono sfuggire la serie A dopo appena tre anni.

Che accadrà ora? Temo che Iervolino non ceda la società perchè non trova acquirenti. Si cincischia per alcuni mesi e alla fine si assembla una squadra per un campionato di transizione. E io dico a questo punto: San Matteo ci assista“.

Anche Claudio Grattacaso, scrittore e opinionista sportivo, si pone alcune domande: “Bisogna innanzitutto capire quali siano le intenzioni di Iervolino. Se pensa di continuare a gestire la Salernitana come ha fatto nell’ultimo anno è meglio che venda. Sempre ammesso che che trovi qualcuno disposto ad investire nel progetto Salernitana. I

l futuro non dipenderà tanto dal nuovo allenatore, dallo schema, dai giocatori più o meno capaci (ovviamente bisogna evitare gli acquisti sbagliati di questa stagione disastrosa) quanto piuttosto da una presa di coscienza di tutti gli errori commessi e a una gestione equilibrata delle risorse societarie“.

Ancora più sferzante il pensiero di Andrea Criscuolo, avvocato, socio del Salerno Club 2010 e conduttore di una trasmissione di tifosi: “Sono esterrefatto, retrocessi da febbraio, attendiamo solo la matematica che probabilmente arriverà in questo fine settimana.

Ribadisco: non mi fa paura come credo non lo faccia a tutti i tifosi la categoria inferiore ma questa retrocessione per come è maturata è una mazzata per tutto l’ambiente di cui non sarà facile riprendersi. L’unico modo sarebbe quello di una società forte e presente soprattutto che dopo essersi scusata per i disastri commessi annunciasse la volontà di programmare la serie cadetta per una risalita (anche se non immediata) in serie A“.

L’ex senatore e ex presidente della Provincia Andrea De Simone è stato categorico: “Una retrocessione senza lottare in campo e senza sudare la maglia. Serve una profonda inversione  di tendenza ed una seria programmazione pluriennale. Non si chiedono miracoli ma scelte chiare e coerenti, da subito, perchè siamo già in ritardo“.

Delusione e amarezza anche per il tifosissimo Antonio Di Giacomo che vive e lavora a Cagliari ma segue sempre la Salernitana: “Io penso che abbiamo anche fatto arrabbiare il presidente Iervolino che forse ha perso l’entusiasmo iniziale. Invece di motivare il massimo responsabile sperando che possa rimanere anche perchè ha messo i soldi in questa società quasi lo invitiamo a lasciare. Ma mi chiedo se ci sono imprenditori che possano prendere il suo posto.

Forse non ci sono, comunque mi auguro, ora che siamo già quasi in B che la scelta sia di uomini giusti con un direttore generale di qualità, un allenatore ed un diesse che vadano d’accordo”.

2 Commenti

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  • più che preoccupati bisogna essere realisti. Il futuro sarà da serie B lato destro della classifica mi sembra ovvio. Solo dei polli possono pensare il contrario

  • Incredibile,pensavo che finalmente avessimo trovato un presidente degno di questa tifoseria.Dico questo perchè onestamente una tifoseria come la nostra specialmente dopo anni e anni di sofferenze lo meritiamo,anzi direi proprio che ci tocca un presidente almeno come lo è stato IERVOLINO lo scorso campionato,però non per un solo anno ma che ci faccia crescere sempre di piu,almeno che ci porti al livello di squadre tipo cagliari,genova,empoli ecc. ecc.,cosa hanno che noi non abbiamo,anzi onestamente come numero di presenze allo stadio c’è li mettiamo sotto,questo è il mio grande rammarico,possibile che proprio non abbiamo questa fortuna?Possibile che il nostro destino è quello di soffrire sempre,non sono bastati tutti gli anni precedenti?

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