Da quarant’anni è il fiore simbolo della ricerca sui tumori che colpiscono le donne, ed oggi, nel giorno della festa della mamma, l’Azalea della Ricerca di Fondazione AIRC colora numerose piazze d’Italia per la raccolta fondi che ha contribuito al miglioramento della qualità di vita e della sopravvivenza delle donne, attraverso diagnosi sempre più precoci, approcci chirurgici meno invasivi e terapie più precise e mirate. Oggi 2 donne su 3 in Italia sono vive dopo 5 anni da una diagnosi di cancro. «A Salerno abbiamo un progetto di ricerca presso del professore Alessandro Weisz dell’Università di Salerno, attivato presso l’ospedale Da Procida, sulla ricerca genetica per la cura dei tumori che è uno dei progetti che l’Airc sostiene in tutta Italia – spiega Raffaele Malinconico, volontario della sezione di Salerno dell’Airc – A nomi di tutti i volontari ringrazio sempre per il contributo tutti i salernitani che ogni anno ci sostengono».
Airc Salerno, due donne su tre vive a 5 anni dalla diagnosi
Da quarant’anni è il fiore simbolo della ricerca sui tumori che colpiscono le donne, ed oggi, nel giorno della festa della mamma, l’Azalea della Ricerca di Fondazione AIRC colora numerose piazze d’Italia per la raccolta fondi che ha contribuito al miglioramento della qualità di vita e della sopravvivenza delle donne, attraverso diagnosi sempre più precoci, approcci chirurgici meno invasivi e terapie più precise e mirate. Oggi 2 donne su 3 in Italia sono vive dopo 5 anni da una diagnosi di cancro. «A Salerno abbiamo un progetto di ricerca presso del professore Alessandro Weisz dell’Università di Salerno, attivato presso l’ospedale Da Procida, sulla ricerca genetica per la cura dei tumori che è uno dei progetti che l’Airc sostiene in tutta Italia – spiega Raffaele Malinconico, volontario della sezione di Salerno dell’Airc – A nomi di tutti i volontari ringrazio sempre per il contributo tutti i salernitani che ogni anno ci sostengono».
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