Dicevamo di Bonazzoli, leader della classifica dei più pagati, con uno stipendio lordo di 2,9 milioni di euro. In seguito alla retrocessione, come previsto dal contratto, lo stipendio di Dia scende a 2. Completa il podio Sepe con 1,9. Nella top ten trovano spazio anche Simy (1,7), Maggiore e Lovato (scendono a 1,45), Mikael (1,35), Daniliuc e Bradaric (scendono a 1,05), Coulibaly e Sambia (scendono a 1). Di poco inferiori al milione gli ingaggi di Valencia (950 mila), Bronn (scende a 900), Gyomber (scende a 850), Pirola (scende a 800), Kastanos (scende a 700), Mamadou Coulibaly (scende a 480), Tchaouna (450), Ikwuemesi e Legowski (400), Fiorillo (300). Chiudono i giovani Sfait (50), Allocca (40) e Jimenez (15).
E’ chiaro che l’obiettivo numero uno di Petrachi è quello di alleggerire il monte ingaggi, di abbassare necessariamente il totale di oltre 23 milioni, non solo per evitare di dover presentare la famigerata garanzia integrativa, ma anche per liberare spazio per i calciatori (ed i loro stipendi) funzionali all’idea di calcio di Sottil. Il nuovo diesse granata ha già indossato l’elmetto ed è pronto ad affrontare quella che sarà una vera e propria battaglia.
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