“Ci sono sì giocatori buoni, come dice il presidente, ma bisogna capire quanti vogliono rimanere a Salerno. Ne ho chiamati tanti e non è che c’è tutta questa voglia di restare qui perché vogliono conservare la categoria. Ho risposto che chi non se la sente può farsi da parte: detto a loro e agli agenti. Chi viene deve avere maglia sudata. Ci sono difficoltà oggettive, siamo partiti in ritardo e questo è palese. Ci sono tempi che nel calcio devono essere rispettati ma è accaduto perché c’era trattativa in corso per la cessione della società. Il ritardo ha creato un filino di disagio a chi doveva decidere e ha creato disagio anche a me. Le cose vanno dette con chiarezza guardando in faccia la gente. Con la retrocessione, la società deve contenere i costi e fare un progetto sostenibile, perché non so quanti Iervolino possano venire a Salerno e mettere i soldi. Ho trovato un presidente ferito, deluso: la mazzata l’ha presa anche lui. Insieme al dottor Milan, che era pure lui neofita del calcio e non era abituato a certe dinamiche, ha ammesso di aver commesso degli errori. Mi sarebbe piaciuto arrivare quando Iervolino ha messo tanti soldi. Adesso c’è un progetto sostenibile perché non ci sono più tanti denari e su questa sostenibilità sto lavorando. Quando non ci sono tanti soldini, bisogna far leva sulle idee.
Queste le parole del Ds della Salernitana Gianluca Petrachi in conferenza stampa oggi
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