“Apparentemente- commenta Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania e vicepresidente Nazionale con delega al Mezzogiorno- la nostra regione è molto attiva in questo senso, in realtà si evince che i consumatori campani esprimono tendenza a spendere nei saldi soprattutto perchè acquistano poco durante l’anno semplicemente perchè non se lo possono permettere, a causa anche dell’alto livello di disoccupazione. Questo dato mette in evidenza le difficoltà economiche attuali, dove i consumatori tendono ad acquistare quasi esclusivamente nei due periodi di saldi principali, un indicatore della crisi del settore moda iniziata durante la pandemia di COVID-19. In Campania per necessità si spende in saldi, e questo impoverisce il tessuto imprenditoriale, perché il margine di guadagno ovviamente si abbassa. I saldi estivi 2024 sono una opportunità per l’economia del territorio ma anche una spia: serve il sostegno del Governo per ridurre la pressione fiscale e aumentare l’offerta di lavoro per regolarizzare gli introiti economici delle attività commerciali”
È interessante notare come la spesa pro capite e familiare in Campania sia leggermente superiore alla media delle altre regioni italiane. C’è anche un punto di forza, legato al boom turistico. “Un contributo significativo all’economia campana proviene proprio dal settore turistico- sottolinea Schiavo- che negli ultimi anni si è rivelato una vera e propria locomotiva per la regione. Durante l’estate, si prevede l’arrivo di circa un milione di turisti in Campania. La spesa media di questi turisti è stimata intorno ai 100 euro per persona, il che dovrebbe generare un gettito economico di circa 100 milioni di euro nei mesi estivi. Questo anche perché in Campania i capi a prezzi pieni, già convenienti per i visitatori, diventano imperdibili in questo periodo di promozioni”
Per Vincenzo Schiavo, in ogni caso, la tempistica dei saldi dovrebbe essere rivista. “Sarebbe opportuno considerare la possibilità di riprogrammare l’inizio dei saldi almeno a metà luglio. Questo cambiamento darebbe ai negozi d’abbigliamento più settimane di margine per poter vendere la collezione estiva a prezzo pieno, contribuendo così a una maggiore stabilità economica per i commercianti e a una gestione più equilibrata delle scorte di magazzino”.
ALTRI DATI. Secondo il Centro Studi di Confesercenti Campania la maggior parte dei consumatori dovrebbe spendere dai 51 ai 100 euro a persona (il 36.70%), a seguire dai 101 ai 200 euro (25.10%). Per quanto riguarda i turisti, la più alta percentuale (il 16.90%) si stima invece tenderà a spendere una cifra tra i 201 e i 300 euro.
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