Lunedì 8 luglio alle ore 21:30, Senigallia ospiterà il debutto ufficiale del racconto giornalistico “Blu cobalto. La storia del Sindaco Pescatore Angelo Vassallo“ a cura del giornalista e autore Luca Pagliari, in collaborazione con la Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore. Un evento che si inserisce nel ricco calendario estivo di Senigallia e che promette di emozionare e far riflettere il pubblico.
“Blu cobalto. La storia del Sindaco Pescatore” è un appassionante storytelling che esplora l’inquietante e complessa vicenda di Angelo Vassallo, Sindaco di Pollica, brutalmente assassinato il 5 settembre 2010 da mani ancora ignote.
Luca Pagliari ricostruisce, attraverso un ritmo serrato e incalzante, una storia intrisa di misteri e di interrogativi irrisolti. Per oltre un’ora, la narrazione si intreccia ad una serie di filmati, articoli e interviste, regalando all’evento un senso di autenticità e un desiderio palpabile di giungere alla verità, quella vera, che per troppo tempo è stata negata.
«Questo lavoro è un viaggio intenso e profondo nella vita e nel sacrificio di Angelo Vassallo. Non è una semplice commemorazione, ma un’indagine accurata che punta dritto al cuore dei fatti. Raccontare la sua storia è un atto di giustizia, un impegno a non lasciare che la verità venga sepolta dal silenzio e dall’oblio. Ogni spettacolo è un passo verso la luce, un tributo alla memoria di un uomo che ha lottato fino alla fine per i valori in cui credeva». A dirlo è l’autore dell’opera, Luca Pagliari.
Non è un processo di beatificazione o di celebrazione del Sindaco Vassallo, ma un lavoro senza filtri che corre spedito verso la realtà dei fatti. L’obiettivo di questo dossier giornalistico lungo 14 anni è tenere in vita una storia che non può e non deve essere dimenticata. Esiste solo ciò che raccontiamo, tutto il resto è nulla. La domanda che emerge è “cosa resta oggi dell’opera di Angelo Vassallo nel territorio Cilentano?” L’inchiesta si propone di preservare la memoria e di attualizzarla contro l’oblio, opponendosi a qualsiasi tentativo di cancellazione o manipolazione della realtà.
Il blu cobalto è ancestralmente associato alle idee di fiducia e onestà. È il colore del mare vero, quello che Angelo portava nel cuore. Fin dai tempi antichi, questa sfumatura intensa ed emozionale è simbolo di fiducia e onestà. Il blu cobalto, quindi, diventa il simbolo perfetto per rappresentare la storia di Angelo Vassallo, un uomo che ha fatto della fiducia nella giustizia e dell’onestà i pilastri del suo impegno politico e civile.
«Questo lavoro teatrale rappresenta un collage di tutto ciò che la Fondazione ha fatto per arrivare alla verità sulla morte di mio fratello. È solo una parte dell’enorme lavoro svolto quotidianamente per 14 anni. La memoria di Angelo e la sua lotta per la legalità, i suoi valori, la sua eredità morale e il rispetto dell’ambiente devono continuare a vivere attraverso questi racconti. La verità è un diritto e un dovere che dobbiamo continuare a perseguire con tutte le nostre forze. È anche l’occasione per arrivare ad un pubblico sempre più ampio, in particolare ai giovani, perché diventino ambasciatori di Angelo: solo così sarà possibile realizzare un vero cambiamento della società fondato sulla giustizia e sulla legalità». Afferma il Presidente della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore, Dario Vassallo.
L’inchiesta giornalistica portata sul palcoscenico proseguirà il suo viaggio in tutta Italia, nei teatri, nelle piazze e nelle scuole per far conoscere la storia del Sindaco Pescatore. Angelo Vassallo era un pescatore che, stanco del degrado del mare e del suo paese, decise di candidarsi a sindaco. Un uomo che, con duro lavoro e grande carisma, propose ai suoi concittadini una politica della legalità e del rispetto per l’ambiente.
Il 5 settembre 2010, nove colpi di pistola posero fine alla vita di Angelo Vassallo. Circa dodici anni prima, Angelo, ancora solo pescatore, decise di impegnarsi in prima persona. Studiando durante le lunghe notti passate in mare, sacrificando il poco tempo libero concesso da un lavoro massacrante, decise di candidarsi a sindaco. La sua semplicità convinse la gente di Pollica e Acciaroli ad eleggerlo. Il suo programma era semplice: “Per andare avanti bisognava tornare indietro”, recuperare i valori del passato e far tornare Acciaroli agli splendori di una volta.
In poco tempo, il Sindaco Pescatore compì una vera e propria rivoluzione culturale, trasformando un villaggio di pescatori in un paradiso per i circa ventimila turisti che la frequentavano ogni estate. Purtroppo, questo improvviso benessere attirò ad Acciaroli anche speculatori, imprenditori collusi con la malavita e spacciatori: la camorra. Angelo si schierò contro questi poteri in prima persona, spesso da solo. Per questo venne ucciso, lasciando nella disperazione un’intera comunità.
“Blu cobalto” è la volontà di non disperdere la grande eredità di Angelo Vassallo e per continuare a lottare per i valori che egli rappresenta. Un invito a tutti a partecipare a questo evento unico, per non dimenticare e per continuare a sperare in un futuro di bellezza.
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