Nel testo si legge che l’organizzazione sindacale è venuta a conoscenza che in alcune unità operative complesse dell’azienda la parte universitaria dell’organico non effettua alcun turno di “pronta disponibilità”. L’accusa non è ai professori, piuttosto ai ricercatori che sembra si sottraggano al piano di reperibilità previsto.
Il sindacato dei medici chiede dunque lumi ai vertici aziendali per capire se nell’accordo tra l’ospedale e l’università sia stato previsto – da qualche parte e a qualsiasi titolo – l’esonero di questi giovani medici.
Nel caso che così non fosse, l’organizzazione sindacale chiede l’inserimento dei giovani camici bianchi nei turni, anche in virtù della carenza di organico che, nel periodo estivo, si moltiplica in maniera geometrica… anche perché, vista la loro assenza dalla turnazione, il carico di lavoro aumenta solo e soltanto sugli ospedalieri.
La missiva è anche l’occasione per segnalare e stigmatizzare l’utilizzo della disponibilità anche nei turni feriali e prefestivi (ipotesi non prevista da alcuna norma contrattuale) e per chiedere una riformulazione dei turni stessi visto che questi, per come sono formulati, stabiliscono condizioni lavorative in deroga al contratto collettivo di categoria, oltretutto a condizioni peggiorative.
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