Festival di Giffoni, lanciato progetto “Swipe like love” contro il sessismo sui social

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Contrasto a sessismo e alle relazioni tossiche attraverso l’utilizzo dei social, ed in particolare di TikTok, è il fenomeno, in crescita sempre più preoccupante, al centro del progetto Swipe Like Love – Sguardi di genere su digitale e uso di Tiktok che nasce dalla collaborazione tra l’Osservatorio interdipartimentale per gli Studi di Genere e le Pari Opportunità dell’Università degli Studi di Salerno ed il Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Il progetto arriva a #Giffoni54 che rappresenterà una delle tappe di questa importante attività. Alla base una collaborazione sempre più salda tra Giffoni e Università degli Studi di Salerno coronata dalla sigla di un protocollo d’intesa tra l’Ente Autonomo Giffoni Experience ed il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Unisa diretto dal professor Francesco Fasolino. Referenti per il progetto sono la professoressa Valeria Giordano (Unisa) ed il professor Thomas Casadei (Unimore)

Non casuale la scelta di Giffoni che da sempre rappresenta un riferimento per le giovani generazioni e che da oltre mezzo secolo è spazio libero di espressione e di circolazione di idee.

Il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Salerno, oltre ad attività didattica e di ricerca, svolge anche attività di terza missione, ponendosi, cioè, come ponte di dialogo interculturale con la società civile. Il progetto Swipe Like Love si inserisce proprio in questo solco.

Contrasto al sessismo e alle relazioni tossiche come attività di prevenzione, è il focus del progetto: “Rispetto a queste tematiche – spiega la professoressa Valeria Giordano – spesso si interviene quando si è già in una fase di emergenza, patologica. Il nostro intento è quello di lavorare per rimuovere quegli stereotipi, promuovendo un corretto utilizzo delle piattaforme social con l’obiettivo di favorire una cittadinanza digitale inclusiva e paritaria”.

Ogni fenomeno ha bisogno di essere studiato ed analizzato. Ecco perché, nel corso delle giornate di #Giffoni54 sarà somministrato ai ragazzi delle giurie Generator +13 e Generator +16, un questionario che potrà essere compilato dai giurati di Giffoni in modalità assolutamente anonima. Ai ragazzi si chiede di fornire risposte sulla modalità di fruizione dei social ed in particolare di TikTok e di dare indicazioni sulla propria esperienza personale in riferimento a commenti inappropriati, rimozione di contenuti richiesta da un partner, stati d’animo provati rispetto alla fruizione dei contenuti social.

L’obiettivo è di avere un quadro esaustivo di quello che è l’approccio dei ragazzi con esclusivo riferimento ad episodi di sessismo di cui sono rimasti vittima nella loro esperienza di utilizzatori delle piattaforme social.

Il questionario sarà poi somministrato a studenti delle scuole secondarie di secondo grado della provincia di Modena e delle province di Salerno e di Avellino. Obiettivo arrivare a duemila questionari raccolti che saranno poi processati in un’analisi quantitativa e qualitativa in un importante lavoro di decodificazione che darà dati di grande interesse nell’affrontare possibili strategie di intervento. Seguirà un’intensa attività seminariale portata avanti in collaborazione con le scuole. Un’operazione culturale di grande respiro che culminerà con la realizzazione di una pubblicazione legata alla tematica oggetto del progetto che vorrà essere un contributo scientificamente valido nel dibattito molto attuale sul giusto rapporto tra social, benessere digitale, relazioni umane.

Il progetto è legato ai seguenti programmi:

  • Strategia dell’UE per la parità di genere 2020-2025, obiettivo 1 “Liberarsi della violenza e degli stereotipi”
  • Dichiarazione Europea sui Diritti Digitali e Principi per la Decade Digitale (2023/C 23/01)
  • «Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
  • PNRR 2021-2027: asse numero 1asse numero 2
  • Horizon Europe 2023-2024: cluster 2 “Cultura, creatività e società inclusiva”,

 

L’auspicio è che il progetto abbia un alto impatto nella dimensione culturale della comunità territoriale, attraverso il coinvolgimento degli studenti, di ricercatori e ricercatrici e, più in generale, della cittadinanza tutta.

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