«Intanto perché non si chiarisce se sono riferiti all’Ente Regione o in generale alla spesa pubblica. In ogni caso sono cifre del tutto spropositate. Per quanto riguarda i costi energetici, la Regione si muove nell’ambito di un contratto Consip su cui pesa una penale del 10 per cento, dovuta a pendenze risalenti a tempi passati, e fatturati a carico della Regione. Andrebbe poi fatta un’analisi seria dei servizi gestiti dal pubblico o dal settore privato.
I depuratori in Campania sono tutti a carico del pubblico diversamente che in altre regioni. Dunque, il raffronto tra la Campania e il Veneto non ha alcun fondamento reale. Sarebbe bene evitare operazioni di pura demagogia con numeri campati in aria che nascondono le sperequazioni reali relative al divario di spesa pubblica allargata tra Nord e Sud e nasconde soprattutto un dato scandaloso relativo al riparto del Fondo sanitario nazionale nell’ambito del quale la Regione Campania ancora oggi è la più penalizzata d’Italia, derubata nell’ultimo decennio di almeno 2,5 miliardi» conclude la nota.
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