La Fials Salerno ottiene una sentenza storica a tutela della genitorialità

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La Fials Salerno celebra con orgoglio una vittoria legale di grande importanza a favore di una madre lavoratrice, dipendente pubblica dell’Azienda Universitaria Vanvitelli di Napoli. Il Tribunale di Napoli ha riconosciuto il diritto della lavoratrice al trasferimento d’urgenza presso l’Asl Salerno, vicino alla sua residenza a Scafati, consentendole così di conciliare meglio il proprio impegno professionale con le esigenze della famiglia.

La lavoratrice, madre di due bambini di età inferiore ai tre anni, aveva presentato richiesta di trasferimento temporaneo a febbraio 2024, in conformità con le disposizioni della legge a tutela della genitorialità. Sebbene l’Asl Salerno avesse accolto la richiesta, l’Azienda Universitaria Vanvitelli di Napoli ha rifiutato di concedere il nulla osta, sostenendo che, poiché il coniuge del dipendente lavora già nella stessa provincia di Napoli, il trasferimento non era giustificato.

Determinata a far valere i propri diritti, la lavoratrice ha fatto ricorso al Tribunale di Napoli con l’assistenza della Fials Provinciale di Salerno e dell’avvocato Antonietta Pelella. Il Tribunale ha infine accolto il ricorso con un’ordinanza cautelare del 9 agosto 2024, salvando il trasferimento d’urgenza della dipendente presso l’Asl Salerno. Questa decisione rappresenta una guida delle prime applicazioni in Italia del nuovo giurisprudenziale introdotto dalla Corte Costituzionale con la sentenza additiva di aprile 2024, che riconosce il diritto al trasferimento anche nella provincia di residenza del nucleo familiare

“Questa sentenza rappresenta una vittoria fondamentale nella tutela dei diritti dei genitori lavoratori”, ha detto Carlo Lopopolo, segretario generale della Fials provinciale “È inaccettabile che una madre, con due bambini piccoli, deve scegliere tra la propria carriera e la necessità di stare vicino alla famiglia. La decisione del Tribunale di Napoli è un segnale forte che finalmente riconosciamo l’importanza di consentire ai lavoratori di vivere e lavorare vicino alla propria residenza familiare. Siamo orgogliosi di aver sostenuto questa lavoratrice in questa battaglia e di aver contribuito a far valere un diritto che riteniamo essenziale per garantire che i diritti dei lavoratori, in particolare quelli legati alla genitorialità, siano sempre rispettati e protetti”.

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