“Il risultato è la conseguenza di quanto abbiamo fatto in allenamento. Sappiamo che c’è tanto da fare, con una situazione non facile, con calciatori che sono venuti alla spicciolata. Nonostante tutto si sono viste le nostre certezze, soprattutto nella ripresa. Nel primo tempo abbiamo regalato più volte la palla ai nostri avversari ma senza far mai mancare l’impegno. Non sono felice dei gol subiti e sta a noi lavorare e migliorare tanto. Spero che questa energia che vedo nello spogliatoio ora riesca ad arrivare anche all’esterno ai tifosi”.
Errori? Era preoccupazione e paura perché era la prima partita dopo la retrocessione. All’intervallo ho chiesto ai ragazzi di giocare spensierati. Questo è il gioco più bello del mondo, non si può avere paura. Quindi serve fare, creare, costruire. Nel secondo tempo, Kallon ha messo personalità tecnica che è servita per la rimonta. Lui è entrato bene e con personalità.
Dia? Me lo sono goduto in venti giorni senza vivere mai tutti gli aspetti negativi di cui si parlava. La gente si è sentita tradita e dispiace quando succedono queste cose. Si è creato un meccanismo ignorante nei suoi confronti. Dalla retrocessione ci sono scorie. Bisogna dargli atto che nonostante gli piovesse addosso di tutto ha fatto la sua partita. Non ci sarà più nella Salernitana. Si chiuderà la porta e si guarderà avanti”.
“Società? Non entro in questi aspetti perché ho già tanta roba da fare legata al campo. Mi preoccupo solo di ciò che ho a disposizione, non posso andare oltre. Il direttore mi metterà in condizione di lavorare. Ora devo solo seguire una direzione. Non devo perdere di vista l’obiettivo di far giocare bene la squadra. Mi fa piacere se arriveranno giocatori importanti, ovviamente. Io alleno i giocatori che ho al momento. Sono sicuro che arriverà qualcuno ad aiutarci”.
Commenta