Non posso ignorare le critiche e le offese che mi sono state rivolte, né posso far finta di non vedere gli striscioni attraverso i quali qualcuno mi chiede di andarmene. Nello stesso tempo, sono rinfrancato dalle manifestazioni di affetto e vicinanza giunte da quella fetta di sostenitori, forse più grande ma anche meno rumorosa, che ha apprezzato i nostri sforzi e nutre ancora grande fiducia in questa società.
Una frizione con la tifoseria, che ho sempre definito straordinaria e leggendaria, è l’ultima cosa che avrei voluto. I risultati sportivi della scorsa stagione hanno deluso tutti, in primis il sottoscritto. Dunque, capisco tutto il rammarico di chi ama visceralmente questa maglia.
Ma c’è bisogno di rialzare la testa e ricordarsi che una retrocessione non può macchiare il nostro recente passato, costellato anche di tanti momenti belli, anzi bellissimi: da quel 13 gennaio 2022 fino ad oggi abbiamo gioito, pianto, ci siamo emozionati
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