collettivo di storie di famiglia. Aperte le iscrizioni
Nell’ambito dell’evento TARA TARA ZUM di Archivio Atena, dal 2 al
5 settembre 2024 si terrà ad Atena Lucana il Laboratorio Formastorie a
cura di Nunzia Pallante. I partecipanti (max 15) saranno guidati alla
realizzazione di un lenzuolo che unirà varie storie in un unico
disegno collettivo. Una narrazione visiva che parte dalla tecnica del
collage per giungere al disegno fino all’imbastitura e al ricamo,
realizzato in collaborazione con Officine del cucito di Atena Lucana. A
fine workshop, sarà allestita una mostra sul laboratorio che esporrà
i processi di creazione dei lavori insieme a quelli precedentemente
realizzati al Fritz (Sala Consilina) e al Maxxi Aquila.
Che cos’è e come funziona
Ai partecipanti si richiede di individuare una storia legata al paese
di Atena Lucana, attingendo dalle proprie fotografie di famiglia che
possono condurre ad un racconto o, per chi non fosse di Atena,
attingendo da una selezione di immagini messe a disposizione dai fondi
delle fotografie delle famiglie di Atena Lucana di Archivio Atena.
Le storie piccole, personali, familiari, così come le leggende
metropolitane e i ricordi sono i racconti più difficili da preservare
ma spesso i più interessanti da sviscerare.
A chi è rivolto
Il laboratorio non richiede particolari doti artistiche ma è rivolto
a chiunque abbia voglia di contribuire in maniera creativa al racconto
di una propria storia.
Come partecipare
Invia una mail a info.archivioatena@gmail.com
Cosa portare
il racconto scelto in forma orale oppure scritta e immagini
fotografiche in formato cartaceo o digitale (max 5 foto).
Il laboratorio si svolgerà presso la Chiesa di S. Nicola di Atena
Lucana nei giorni di lunedì e martedì 2 e 3 settembre ore 11 – 19 e
mercoledì e giovedì 4 e 5 settembre ore 15 – 19.
Nunzia Pallante (1991). Si forma in scenografia e fotografia
all’Accademia di Belle Arti e alla Scuola Romana di Fotografia. Il suo
lavoro si concentra sulla memoria collettiva e sul ricordo personale,
collaborando a dare forma a processi di riconoscimento e coesione
identitarie di paesi del centro sud della penisola. Utilizza il
collage, il disegno, il ricamo, l’assemblaggio per dare forma a
inedite narrative suggerite dall’osservazione e rielaborazione delle
fotografie private delle comunità con cui interagisce. Nel 2020 vince
la call Refocus#2 con il progetto fotografico Heracleum (progetti
fotografici nell’Italia del post lock down promosso dalla Direzione
Generale Creatività Contemporanea e dal MUFOCO).
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