“Carnuluvaro mio“, il Carnevale di Cosentini di Montecorice (SA), è patrimonio immateriale della Campania. È stata accolta la richiesta di iscrizione, per l’anno 2023, nel registro IPIC (Inventario del Patrimonio Culturale Immateriale Campano), di cui si è fatta promotrice l’Associazione Euphòria che da alcuni anni cura la realizzazione della manifestazione culturale tradizionale nel piccolo borgo del Comune di Montecorice. L’inventario è uno strumento per preservare la vitalità del patrimonio culturale immateriale e sostenere quei soggetti, pubblici o privati, che, senza scopo di lucro, partecipano attivamente alla sua valorizzazione e gestione.
Grande soddisfazione per questa iscrizione viene espressa da parte dei membri di Euphòria e dalla comunità di Cosentini, co-promotrice della candidatura: “Questo riconoscimento del valore culturale della manifestazione ci fornisce nuovi stimoli per continuare a dare risonanza e rinnovata vitalità a una festa di comunità quale è il nostro Carnevale tradizionale”.
“Carnuluvaru mio: Cosentini e il carnevale di una volta – La ballata di Zeza” è stato inserito nella Sezione “Espressioni” dell’Inventario, in cui sono inclusi elementi culturali relativi a tradizioni orali, musiche tradizionali e mezzi espressivi, incluso il linguaggio e le performance artistiche che caratterizzano l’identità di una comunità.
Proprio comunità e identità rappresentano l’elemento centrale nella trasmissione della tradizione carnevalesca: “Il senso di comunità si realizza nella condivisione e collaborazione sia durante la preparazione che in occasione nella manifestazione; accanto ad esso va evidenziato come il Carnevale tradizionale rappresenti per la comunità anche un elemento culturale identitario”.
Lo sguardo degli organizzatori è già rivolto al prossimo Carnevale, il 2 e 4 marzo 2025, quando Cosentini di Montecorice si ripopolerà ancora delle maschere della tradizione
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