Jaroszynski, Bronn, Ferrari e Ghiglione: la Salernitana lavora a una nuova difesa
Il miglior attacco è la difesa. Capovolgendo l’idea ormai diffusa nel calcio (la migliore difesa è l’attacco) la Salernitana punta a migliorare la difesa per valorizzare l’attacco. Troppi i 10 goal subiti nelle prime cinque gare ufficiali che vanno a sminuire quelli segnati (in totale sempre 10, contando campionato e Coppa Italia). La retroguardia granata ha mostrato finora svarioni preoccupanti concedendo reti semplici agli avversari. E’ accaduto nell’ultima trasferta di Mantova ma anche nelle precedenti partite con Sampdoria, SudTirol e Cittadella in Serie B e anche in Coppa Italia con lo Spezia. Partire a handicap, con una media di 2 goal subiti a gara, non è semplice e rischia di influenzare il cammino dei granata. Martusciello sta lavorando sulla difesa e, più in generale, sul sistema difensivo di tutta la squadra partendo dall’apporto degli attaccanti, passando per la copertura che il centrocampo deve assicurare al pacchetto arretrato. Alla ripresa del campionato, dopo la sosta per le nazionali, la Salernitana è pronta a schierare una difesa modificata. L’assetto prevede sempre quattro elementi ma interpreti quasi tutti diversi. L’unico confermato, rispetto ai precedenti match, dovrebbe essere Bronn. Al suo fianco si scalda Ferrari, sulle fasce dovrebbe esserci spazio per Ghiglione a destra e Jaroszynski a sinistra. Una difesa di esperienza con una età media di oltre 29 anni davanti al 33enne Sepe. C’è anche Stojanovic che in nazionale viene utilizzato pure da esterno destro di centrocampo, come nella partita di Nations League contro l’Austria terminata 1-1 e giocata per intero dal calciatore della Salernitana. Da valutare anche il giovane Ruggeri nel riassetto della difesa. Il 22enne Velthuis ha bisogno di tempo per adattarsi al campionato italiano che ha ritmi e gioco diversi da quelli olandesi, Petrachi ha ricordato che anche Bremer nei suoi primi mesi in Italia ha visto poco il campo. Velthuis ha faticato e non poco finora e consentirgli una crescita graduale potrebbe far bene a lui e alla Salernitana.
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