Questa crisi è dovuta a vari fattori, tra cui il numero insufficiente di nuovi medici formati rispetto a quelli che vanno in pensione, e la decisione di mantenere il numero chiuso per l’accesso alle facoltà di Medicina.
A Roccadaspide, la situazione è particolarmente critica. Il reparto di cardiologia dell’ospedale rischia di chiudere a partire dal 1 ottobre 2024 in quanto restano in servizio solo due dirigenti medici, che non possono garantire i livelli assistenziali. Questa chiusura potrebbe avere gravi ripercussioni sulla salute della popolazione locale, che si troverebbe costretta a rivolgersi a strutture sanitarie più lontane per ricevere cure cardiologiche.
Per cercare di tamponare la situazione, il governo ha esteso l’età pensionabile dei medici a 72 anni e ha introdotto uno scudo penale per proteggere i medici che lavorano in condizioni di grave carenza di personale. Tuttavia, queste misure sono viste da molti come soluzioni temporanee che non affrontano il problema alla radice.
La comunità di Roccadaspide, sta cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica e il governo centrale sulla necessità di interventi strutturali per garantire un servizio sanitario adeguato e sostenibile nel lungo termine.
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