Salerno, sanitari 118 Croce Bianca salvano vita a una 60enne in arresto cardiaco da 30′

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E’ risaputo che la sanità in Italia vive un periodo di grande crisi, ma ogni tanto capitano episodi altamente professionali e profondamente umani che rincuorano la cittadinanza intera, ridonano speranza in un sistema sanitario che soffre ma lotta e combatte tutti i giorni per salvare vite umane.

Come è accaduto oggi a Salerno, nel quartiere orientale, dove due equipe della Croce Bianca, l’ambulanza e l’auto medica, sono intervenute al domicilio di una donna sui sessanta anni, cardiopatica, in arresto cardio respiratorio.

Giunti sul posto la situazione era drammatica, la paziente praticamente morta, in asistolia totale, assenza completa di battito cardiaco da oltre una decina di minuti, una eternità sia per la paziente che per i parenti sconvolti,.

Ma le due equipe della Croce Bianca, pur non ottenendo alcun risultato nelle fasi inziali di riabilitazione cardio polmonare, hanno perseverato all’inverosimile, intraprendendo una vera lotta contro la morte, protrattasi per quasi un’ora, durante la quale sono stati adoperati tutti i mezzi e le competenze professionali a disposizione: scariche di defibrillatore ripetute ad oltranza, fiale di adrenalina e di atropina, massaggi cardiaci, intubazione orotracheale, finché il cuore ad un certo punto ha iniziato a dare segni di rinascita, dapprima con una fibrillazione ventricolare e poi, perseverando ulteriormente con tutte le manovre possibili eseguite da tutti i componenti delle equipe sanitarie, con la ripresa del battito cardiaco sinusale, proprio quando le ultime speranze stavano per morire anch’esse.

A quel punto la paziente è stata trasportata di corsa in ospedale dove è proseguito il percorso di riabilitazione cardio polmonare grazie agli ottimi medici ed infermieri del Pronto soccorso ed ai rianimatori intervenuti egregiamente.

Ne è scaturita una grande vittoria professionale ed umana non solo per le due equipe della Croce Bianca, composte dal medico dr. Giovanni Zito, Sonia Radu infermiera, Antonio Fortunato autista soccorritore, Christian Gisolfi infermiere, Nello Furno autista soccorritore, ma anche per gli ottimi sanitari dell’ospedale Ruggi.

L’auspicio ovviamente è che la paziente sopravviva nonostante le gravi patologie cardiache di cui soffre. Una speranza condivisa non solo dai parenti e da tanta gente che la conosce e la ama, ma anche da tutti gli operatori sanitari intervenuti con abnegazione, professionalità ed umanità.

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