“Siamo consapevoli delle difficili condizioni in cui operano i professionisti della salute, già gravati da ritmi di lavoro intensi e dalla carenza cronica di personale,” ha dichiarato Lopopolo. “È fondamentale lavorare insieme per prevenire atti di violenza che possano compromettere il benessere fisico e psicologico degli operatori sanitari. Chiediamo con fermezza che sia garantito un clima di tolleranza zero verso tali episodi, e che il rispetto reciproco diventi un principio imprescindibile nel rapporto tra pazienti, familiari e personale sanitario”.
La Fials Salerno ha inoltre sollecitato l’adozione di provvedimenti immediati per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro: “Chiediamo un potenziamento della vigilanza nei Pronto soccorso, l’implementazione di protocolli di intervento rapido per la gestione dei conflitti e la formazione del personale su tecniche di autodifesa non violente”, ha aggiunto Lopopolo, che ha evidenziato la necessità di campagne di sensibilizzazione rivolte al pubblico per promuovere il rispetto del personale sanitario.
La situazione, ha avvertito il segretario generale della Fials, rischia di degenerare ulteriormente se non si interviene con urgenza: “Se ai tavoli prefettizi non ci saranno risposte concrete, lo sciopero provinciale di 24 ore potrebbe paralizzare tutte le aziende sanitarie della provincia di Salerno,” ha concluso Lopopolo, ribadendo la disponibilità della Fials per un incontro volto alla discussione delle misure da intraprendere.
La Fials Salerno ha attivato lo stato di agitazione del personale, del comparto e della dirigenza in Prefettura di Salerno affinché ci sia la convocazione per un tavolo monotematico sull’argomento dove si decidano protocolli e procedure da attuare immediatamente per arginare il fenomeno.
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