All’udienza odierna del processo penale a carico di Zeno + altri, pendente dinanzi al Tribunale di Salerno in Composizione Collegiale, Prima Sezione Penale, Pres. Dott. Diograzia, nell’interesse Di Bove Vincenzo, difeso dall’Avv. Michele Tedesco, è stata depositata documentazione dalla quale si rileva che alla data del 23.11.2023, vale a dire quattro mesi prima dell’applicazione della misura cautelare, era stata depositata alla Camera di Commercio e all’Agenzia dell’Entrate, una comunicazione telematica dalla quale si evince che Bove Vincenzo è il “titolare effettivo” delle società Non Ti Pago srls, Filippo e o’ Panaro srls e Porca Vacca Srl.
Tale documentazione costituisce un elemento di novità in quanto, non acquisita durante le indagini preliminari né durante la fase cautelare, e a parere della difesa dell’imputato, è da ritenersi utile ai fini della infondatezza delle contestazioni formulate a carico di Bove Vincenzo (segnatamente il reato di cui all’art. 512 bis c.p. – intestazione fittizia di beni) il quale comunque già possedeva l’80 per cento delle quote sociali ed era quotidianamente presente sui social per pubblicizzare le attività dei ristoranti.
In sostanza, la difesa ritiene utile detta documentazione ai fini della esclusione dell’accusa del trasferimento fittizio della titolarità delle attività.
Vincenzo Bove ritiene che anche con tale documentazione potrà dimostrare che non era affatto intenzionato a sfuggire alle maglie della giustizia, avendo dichiarato la sua “effettiva titolarità” dei locali alla Camera di Commercio e all’Agenzia delle Entrate, in tempi ben lontani dell’applicazione della misura cautelare.
Commenta