L’Anffas ad Assisi al G7 dell’inclusività. La testimonianza di Enrico Delle Serre

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“Il G7 che ha riunito per la prima volta al mondo i grandi della terra per parlare di inclusione e disabilità, rappresenta un evento memorabile e storico per individuare obiettivi comuni, per creare società più inclusiva, per garantire il protagonismo attivo alle persone con disabilità, utile per rendere migliore la loro vita, un appuntamento dove per la prima volta nella storia dove si è parlato di persone”.

Così il Coordinatore Regionale di Anffas Campania Alessandro Parisi partecipando all’apertura ad Assisi del primo giorno “G7 Inclusione e Disabilità“, definendo la tre giorni un’occasione preziosa per quanti lavorano incessantemente ad ogni livello per migliorare la qualità di vita delle persone con disabilità, un riconoscimento del valore del lavoro svolto e uno stimolo ad andare avanti con sempre maggiore determinazione.

Per la prima volta in assoluto i Ministri degli Stati del G7 si sono riuniti ad Assisi per un vertice a livello ministeriale anche sui temi dell’inclusione e della disabilità. Per la prima volta, su invito diretto del Ministro per le disabilità Alessandra Locatelli,  anche Anffas è stata protagonista d’eccezione partecipando ad una sessione pubblica in Umbria con Enrico Delle Serre, in qualità di Portavoce Nazionale della PIAM, Piattaforma Italiana Autorappresentanti in Movimento “Io Cittadino”, il primo movimento di Autorappresentanza in Italia realizzato da Anffas per dare voce alle persone con disabilità intellettiva e disturbi del Neurosviluppo e Leader del Gruppo degli Autorappresentanti di Anffas Salerno, che ha portato un contributo significativo al dialogo sulle politiche e sulle prassi per l’inclusione delle persone con disabilità.

Ad Assisi, nella giornata di apertura del G7 Inclusione e Disabilità dalla piazza inferiore della Basilica di San Francesco, invitato personalmente dal Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli Enrico Delle Serre è stato uno dei testimonial dell’eventoIl giovane salernitano, 27 anni, con disturbo dello spettro autistico, ha portato la sua testimonianza sul diritto fondamentale di ogni persona alla piena partecipazione nella vita civile, sociale e politica dei nostri paesi.

“Siamo lontani per assicurare a tutti un accesso equo ad ogni aspetto della vita sociale – ha detto – ma siamo qua oggi per rompere queste catene”.

Ad Assisi, in Umbria, terra di accoglienza, tra le prime regioni ad aver istituito a livello nazionale il Garante regionale dei diritti delle persone con disabilità, un confronto per poi proseguire oggi e domani al Castello di Solfagnano dove sarà scritta la Carta sull’inclusione e la disabilità che sarà poi presentata giovedì prossimo a Papa Francesco.

Nel suo discorso, con la sua voce, la sua espressività e la determinazione nel pronunciare ogni frase e concetto Enrico Delle Serre,  impegnato ormai da anni insieme a tante altre persone con disabilità, in particolare la sua collega Serena Amato, altra portavoce della piattaforma nazionale, ha catturato l’attenzione e l’emozione  del pubblico rappresentando in pieno la mission di Anffas di garantire i diritti umani, civili e sociali nonché la Qualità di Vita a tutte le persone con disabilità, specie intellettive e disturbi del neurosviluppo e alle loro famiglie, della partecipazione attiva delle persone con disabilità a tutti i livelli.

Enrico ha portato la sua testimonianza sul diritto fondamentale di ogni persona alla piena partecipazione nella vita civile, sociale e politica dei nostri paesi. Un’opportunità preziosa per promuovere insieme il valore della “persona al centro” e adottare uno sguardo in grado di valorizzare talenti e competenze di ogni persona, per poter investire dal punto di vista istituzionale, del mondo privato e dei singoli cittadini.

“Per me è un grande onore essere qui oggi, in un evento così importante e prestigioso come il G7, in una cornice come Assisi, luogo simbolico che evoca l’idea di pace, fraternità e uguaglianza, valori ancora più preziosi e carichi di significato per i tempi che stiamo vivendo. Ha iniziato così il suo discorso Enrico Delle Serre ringraziando il Ministro per le disabilità Alessandra Locatelli per averlo fortemente voluto accanto e l’Anffas nella condivisione di questo importante appuntamento.

Il tema della disabilità riguarda direttamente o indirettamente tutti, eppure siamo ancora lontani dall’assicurare a tutti un accesso equo e paritario alla vita civile, sociale e politica dei nostri paesi. La disabilità oggi ancora troppo spesso porta con sé un fardello di pregiudizi, discriminazioni e limitazioni, ma noi siamo qui per rompere quelle catene e celebrare la bellezza e la forza di coloro che vivono con una disabilità.

Io come tante altre persone con disabilità ci sentiamo spesso invisibili, come se il mondo intorno a noi ci ignorasse, ma, nonostante ciò, siamo qui a lottare ogni giorno per il riconoscimento dei nostri diritti, perché la disabilità non deve più essere vista come un limite, ma come una diversità che arricchisce le nostre comunità. Chiediamo di avere in tutti i contesti le stesse opportunità degli altri, di esprimere il nostro potenziale e di partecipare attivamente allo sviluppo delle comunità, prendendo per mano la nostra vita.

La Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità ci ricorda che noi siamo prima di tutto “persone” e che ogni singola voce ha un valore inestimabile che merita di essere ascoltata. Siamo amici, fratelli, figli, membri delle nostre comunità e la vera inclusione sta proprio nel garantire a “tutti” di essere protagonisti attivi del cambiamento e della propria vita perché “tutti” noi con i giusti sostegni possiamo essere delle risorse preziose per l’intera società.

La Convenzione Onu non deve quindi restare solo un documento formale ma deve tradursi in politiche e azioni concrete in tutti i Paesi. Immaginiamo quindi un mondo in cui la partecipazione attiva delle persone con disabilità è realtà quotidiana e non eccezione, un mondo più giusto in cui la piena inclusione non è un sogno ma la realtà, un mondo in cui l’accesso, su base di parità con gli altri, ai servizi, all’ambiente fisico, ai trasporti, all’informazione, alla comunicazione e alle nuove tecnologie non viene vista come un costo ma come un imperativo dei diritti umani e un investimento in uguaglianza e giustizia sociale. Un mondo in cui la diversità è fonte di ricchezza e crescita reciproca. Un mondo in cui il concetto di qualità di vita si traduca realmente in una vita di qualità per tutti.

Oggi tutti i paesi si trovano difronte ad una grande responsabilità essere sempre di più leader anche nel progresso sociale perché solo con l’impegno di tutti si può cambiare radicalmente la vita di milioni di cittadini e cittadine con disabilità. Oltre ad una grande responsabilità è anche una grande opportunità, cioè di guidare il mondo verso un futuro radioso e un domani migliore.

È necessario lavorare insieme affinché nessuno resti indietroPerché solo una società che accoglie “tutti” è una società davvero giusta ed equa. Solo insieme possiamo fare la differenza, solo insieme possiamo cambiare il mondo!  Così ha concluso ricevendo un lungo applauso la sua testimonianza Enrico Delle Serre dalla piazza inferiore della Basilica di San Francesco ad Assisi.

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