“Non abbiamo mai ‘approfittato’ delle Istituzioni e, sempre, misurato le richieste. Abbiamo sempre messo in campo passione e spirito di servizio”, afferma De Cesare. Tuttavia, quest’anno le cose si sono complicate. “Il Ministero della Cultura, come sempre nell’ultimo decennio, latita. Dalla Regione e dal Comune l’attenzione, che pure arriva, non è sufficiente”, continua la direttrice.
De Cesare lancia un appello diretto al Sindaco di Salerno, Enzo Napoli, e al presidente della Regione, Vincenzo De Luca, sperando in un segnale concreto da parte delle istituzioni. “Mi auguro, prima che tutto salti, che vogliano dare un segnale. Ci affidiamo alla loro sensibilità per salvare un grande appuntamento culturale”, sottolinea.
Nonostante le difficoltà, l’edizione di quest’anno promette di essere ricca di contenuti. “Abbiamo già oltre duecento film, da ogni parte del mondo. Ci sono registi israeliani e palestinesi, come abbiamo avuto russi e ucraini. Davvero una grande occasione di incontro che potrebbe rappresentare per Salerno una straordinaria vetrina”, afferma con entusiasmo la direttrice.
La situazione è quindi critica, ma De Cesare rimane fiduciosa. “Confido in un segnale delle Istituzioni”, conclude, esprimendo la speranza che il Festival possa continuare a brillare come un faro di cultura e creatività.
La comunità cinematografica e gli appassionati di cinema si uniscono a questo appello, auspicando che l’importanza del Festival venga riconosciuta e sostenuta, affinché Salerno possa continuare a ospitare uno degli eventi culturali più significativi del panorama internazionale.
Gaetano Amatruda
Giornalista Professionista
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