La Salernitana – e tutti quelli che s’erano illusi di poter competere per le posizioni di vertice, dopo l’impresa di Palermo – se ne facciano una ragione. Al più presto. Specie se poi gli attaccanti continuano a non pungere; se a metà campo non ci sono alternative di qualità (tra Maggiore, Tello e Soriano si fa fatica a trovare una prestazione appena-appena sufficiente) all’imprescindibile e insostituibile Amatucci; se la difesa (e ci può stare, per carità!) torna a subire gol dopo tre turni.
Immagino che adesso si ri-aprirà il dibattito sulle scelte iniziali e sui cambi in corsa di Martusciello. Si discuterà dei massimi sistemi, dell’arbitraggio di Ghersini, dell’influenza di Iervolino….pur di non ammettere che questo gruppo (assemblato, con le risorse e le difficoltà che conosciamo, solo a fine agosto) e questo tecnico (alla sua prima vera esperienza da capo allenatore) devono assolvere innanzitutto alla missione – tutt’altro che scontata – di mantenere la categoria. Possibilmente con poche sofferenze e qualche soddisfazione. È già tanta roba. Non facciamoci del male da soli continuando ad alzare oltre il lecito l’asticella delle aspettative».
Di Enrico Scapaticci
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