Vincenzo De Luca è in piena campagna elettorale. Ormai da mesi. La strada verso il terzo mandato non sembra ancora tramontata definitivamente e in quest’ottica ogni escamotage sembra essere gradito per provare a tenersi la poltrona di Palazzo Santa Lucia per altri cinque anni.
E in questa direzione sembra andare la proposta di legge redatta dal consigliere regionale di Azione Giuseppe Sommese “Disposizioni in materia di ineleggibilità alla carica di Presidente della Giunta regionale, in recepimento dell’art.2, comma 1, lett. f) della Legge 2 luglio 2004, n. 165”.
Un solo articolo, due commi e un tentativo di infrangere la legge nazionale che caratterizza ormai da tempo l’ex sindaco di Salerno. Già in commissione Statuto la proposta di legge che dovrà poi essere approvata in consiglio regionale il prossimo 5 novembre.
«Non è immediatamente rieleggibile alla carica di Presidente della Giunta regionale chi, allo scadere del secondo mandato, ha già ricoperto ininterrottamente tale carica per due mandati consecutivi. Ai fini dell’applicazione della presente disposizione, il computo dei mandati decorre da quello in corso di espletamento alla data di entrata in vigore della presente legge», recita l’articolo uno di una legge che sembra essere preparata ad hoc per salvare De Luca tanto che nella relazione illustrativa si chiarisce che “la Regione Campania non ha ancora legiferato sul punto”.
“Con la presente proposta di legge si interviene a legiferare sulle cause di ineleggibilità del Presidente della Giunta regionale da parte del corpo elettorale allo scadere del secondo mandato consecutivo, in recepimento del principio di cui al citato art.2 della Legge n.165/2004, in analogia alla disciplina già introdotta in altre legislazioni regionali, quali legge regionale Veneto 16 gennaio 2012, n. 5, legge regionale Marche 16 dicembre 2004, n. 27, come modificata dalla legge regionale 20 febbraio 2015, n. 5, legge regionale Piemonte 19 luglio 2023, n. 12.
L’unico articolo nel quale si sostanzia il presente disegno di legge introduce l’ineleggibilità alla carica di Presidente della Giunta regionale di chi, allo scadere del secondo mandato, abbia già ricoperto tale carica per due mandati consecutivi, prevedendo che il computo dei mandati decorra da quello in corso di espletamento alla data di entrata in vigore della legge”, si legge infatti nella relazione illustrativa di Sommese.
In sintesi, De Luca potrà avere il terzo mandato perché i due mandati consecutivi scattando al momento dell’approvazione della legge. Chiaramente, per De Luca e i suoi non sarà così facile: il rischio di un ennesimo scontro con il governo nazionale di fatti è dietro l’angolo. E poi, si sa: “fatta la legge, trova l’inganno”.
Il 5 novembre dunque i consiglieri comunali si ritroveranno in aula per la legge elettorale. Al momento, maggioranza e opposizione sembrano trovare una sintesi anche sul fronte della soglia di sbarramento che dovrebbe essere tra il 2,5% e il 3% ma tutto dovrà essere definito nelle prossime ore.
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