In due anni, l’occupazione in Italia cresce di 847mila unità (+3,6%), con un boom di contratti a tempo indeterminato (+937mila) e un calo dei precari (-266mila). I dati, elaborati da Istat e Cgia di Mestre, evidenziano il ruolo trainante del Mezzogiorno, che registra 350mila nuovi occupati grazie a esportazioni, edilizia e investimenti PNRR. Sicilia e Campania guidano la ripresa.
Aumentano anche le opportunità per le donne (+420mila) e gli over 50 (+710mila), mentre il tasso di disoccupazione giovanile scende al minimo storico (17,7%). Tuttavia, preoccupano i Neet, un milione e mezzo concentrati soprattutto nel Sud.
La premier Meloni celebra i dati come segno del buon operato del governo: “È la strada giusta per stabilità e crescita”. Persistono però segnali di frenata economica, con un aumento della cassa integrazione nel Nord.
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