Con l’approvazione di un emendamento alla legge di Bilancio, fortemente sostenuto dall’On. Maria Cristina Caretta di Fratelli d’Italia e Vicepresidente della Commissione Agricoltura alla Camera, si introduce una significativa riforma nel settore venatorio. L’emendamento modifica la legge 157/1992, stabilendo nuovi criteri per la legittimità e l’autorizzazione dell’attività venatoria e introducendo cambiamenti nella gestione dei ricorsi contro i calendari venatori.
Novità sui Ricorsi: Tempistiche e Continuità
La principale novità riguarda la gestione delle impugnazioni al TAR dei calendari venatori, spesso usate come strumento per ostacolare il regolare svolgimento della caccia. Il testo riformato prevede un termine di 30 giorni dalla pubblicazione del calendario per la sua impugnazione e garantisce che l’attività venatoria possa continuare regolarmente, anche in caso di accoglimento della domanda cautelare, facendo riferimento al calendario approvato l’anno precedente.
Dichiarazioni e Obiettivi
Gennaro Barra, Responsabile caccia di Fratelli d’Italia per la Regione Campania, ha sottolineato l’importanza di questa modifica legislativa:
“Questa riforma è un passo avanti per il settore venatorio. Blocca i ricorsi strumentali che da anni danneggiano la gestione della fauna e chiarisce in modo definitivo l’iter per la creazione dei calendari.”
Barra ha anche evidenziato come l’emendamento fornisca strumenti concreti per evitare sospensioni immediate dell’attività venatoria a seguito di ricorsi, garantendo stabilità fino alla sentenza definitiva.
Tempistiche e Prospettive per le Regioni
Uno degli aspetti chiave riguarda la necessità che le Regioni adottino i calendari venatori entro il mese di giugno. Questo permetterebbe di gestire eventuali ricorsi in tempo utile, assicurando che il calendario consolidato dell’anno precedente rimanga valido fino alla conclusione delle procedure legali.
Miglioramenti a una Legge Obsoleta
Barra ha concluso elogiando l’impegno del governo:
“Questo provvedimento dimostra la serietà con cui il governo sta affrontando un settore delicato, modernizzando la legge 157 e risolvendo problematiche che da anni penalizzano i cacciatori e la gestione faunistica.”
Con questa riforma, il mondo venatorio vede finalmente riconosciuta una maggiore chiarezza normativa, bilanciando le esigenze del settore con il rispetto per le procedure legali e l’attenzione verso la gestione sostenibile della fauna.
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