L’inchiesta sugli appalti pilotati a Capaccio Paestum ha preso una piega cruciale con la richiesta di giudizio immediato avanzata dalla Procura di Salerno e accolta dal tribunale. Il procedimento coinvolge Franco Alfieri, sindaco di Capaccio Paestum e presidente della Provincia di Salerno, sospeso dagli incarichi, e altri cinque indagati. La prima udienza del processo è fissata per il 4 febbraio alle ore 9.
Gli imputati e le accuse
- Franco Alfieri: Accusato di corruzione, turbata libertà degli incanti, falso in atto pubblico e associazione per delinquere.
- Andrea Campanile: Ex capo staff del sindaco.
- Elvira Alfieri: Sorella del sindaco e legale rappresentante della Alfieri Impianti Srl.
- Vittorio De Rosa e Alfonso D’Auria: Titolare e procuratore speciale della Dervit.
- Carmine Greco: Funzionario comunale e responsabile unico del procedimento (RUP).
Le indagini si concentrano sugli appalti di pubblica illuminazione e sull’efficientamento energetico nel territorio capaccese. La Procura ritiene che gli indagati abbiano costituito un “gruppo criminale” che avrebbe manipolato gare pubbliche a favore della Dervit e dell’Alfieri Impianti, formalizzando un presunto patto corruttivo.
Evoluzioni del caso
- Riesame e misure cautelari: Il Tribunale del Riesame ha confermato le misure cautelari per tutti gli indagati. Alfieri, inizialmente in carcere, è stato trasferito ai domiciliari con restrizioni.
- Giudizio immediato: La scelta della Procura di saltare l’udienza preliminare è stata motivata dalla solidità degli elementi raccolti.
- Ruolo del Comune: Il Comune di Capaccio Paestum, individuato come parte offesa, dovrà decidere entro febbraio se costituirsi parte civile.
- Filoni paralleli: Alfieri e altri indagati, incluso il consigliere regionale Luca Cascone, sono coinvolti in ulteriori inchieste su gare milionarie per infrastrutture come la Fondovalle Calore, l’Aversana e il sottopasso ferroviario di Paestum.
Prospettive future
Con la prima udienza già fissata, la Procura accelera il percorso giudiziario. La decisione della Corte di Cassazione, attesa per fine gennaio, potrebbe influenzare le misure cautelari, mentre l’esito del processo rappresenterà un momento decisivo per i soggetti coinvolti.
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