Si tratta del metodo definito “Operational Eruption Forecasting” che valuta l’evoluzione dell’attività vulcanica nei comprensori a più alto rischio. Per i Campi Flegrei la probabilità dell’eruzione ha superato la quota del 10 per cento. Tutto nasce dallo studio di quattro ricercatori dell’Istituto: Paolo Papale (responsabile della sezione Vulcanologia), Warner Marzocchi, Jacopo Selva, Laura Sandri. Il rapporto è stato pubblicato sul «Journal of Applied Volcanology» nel 2012. La Protezione Civile, però, non ha mai diffuso il testo del lavoro, perché ancora non è stato aggiornato il piano di sicurezza dei Campi Flegrei con l’allargamento della zona rossa.
“La cittadinanza ha il diritto di sapere la verità. Se la Protezione Civile non ha diffuso il testo pur non avendo realizzato da anni su richiesta di tanti amministratori locali e cittadini il piano di fuga – denunciano il membro dell’esecutivo nazionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli ed il capogruppo del Sole che Ride al comune di Pozzuoli Paolo Tozzi – ci troviamo dinnanzi ad una scelta ingiustificabile e a nostro avviso inqualificabile forse anche ai limiti dell’incoscienza. Chiediamo che il parlamento ed il Ministro competente convochi subito il capo della Protezione Civile nazionale per avere chiarificazioni su tale comportamento, sul perchè non si riesce a realizzare il piano di emergenza pur avendolo annunciato in diverse occasioni. A Noi non risulta nessun piano sui Campi Flegrei e tantomeno su Ischia che pure è a rischio vulcanico.
Altro che aggiornamento qui bisogna partire da zero. Non si può scherzare con la vita di centinaia di migliaia di persone. Negli anni passati diversi esperti, scienziati e riviste di fama internazionale avevano lanciato allarmi sul mancato aggiornamento del piano di evacuazione del Vesuvio e sulla non esistenza dei piani di emergenza dei Campi Flegrei ed Ischia eppure sono stati spesso ridimensionati o tacciati di catastrofismo. Non si scherza con i vulcani nella speranza che la fortuna eviti le tragedie. Bisogna preparare i piani di fuga, monitorare il territorio, educare la popolazione locale, interagire con le amministrazioni locali. Questo la Protezione Civile nazionale e anche quella regionale dovrebbero saperlo”.
Ma è una cosa imminente o andrà per le lunghe ?
x Adolf
Lascia stare, ci sono un botto di vulcani a rischio di eruzione in tutto il mondo e nessuno che può predirne l’eruzione con precisione.