I Vescovi della Campania, in una nota, esprimono” amarezza e solidarietà all’Arcivescovo di Salerno, Mons. Luigi Moretti, per quanto è avvenuto nel corso della processione di S. Matteo a Salerno. L’amarezza corrisponde al constatare ‘una vera e propria ferita inferta ad una Chiesa che venera intensamente i suoi Santi’ e che atteggiamenti pretestuosi e prese di posizione ingiustificate hanno decisamente deturpato nel suo autentico volto mentre si cercava di vivere ‘una serena e gioiosa esperienza di fede nell’autenticità della tradizione cristiana”’.
”La processione è testimonianza di fede: vede tutte le componenti ecclesiali impegnate, insieme, in ‘un cammino che aiuti tutti a vivere la bellezza dell’essere cristiani e a fare della venerazione dei Santi una concreta occasione di crescita’, personale e comunitaria. L’amarezza per una Chiesa ferita nella sua autenticità, mentre promuove una coerente “valorizzazione della pietà popolare’ la quale ‘difficilmente può armonizzarsi, confondersi o scendere a compromessi con prassi che derivano da forme di sincretismo magico-religioso e di ritualismo prive di spessore ecclesiale e spirituale”’, evidenziano ancora i vescovi campani.
”Quanto è accaduto, ben oltre l’amarezza, esige rinnovato vigore nel cammino di evangelizzazione, teso a promuovere e valorizzare autenticamente la pietà popolare. È necessario, ai vari livelli di responsabilità ecclesiale e sociale, incentivare un cammino di approfondimento per ridurre le zone d’ombra che tradiscono la qualità autentica della pietà popolare, per evitare che alcune ‘feste popolari nella nostra regione abbiano solo la parvenza del sacro’; siano «svuotate del loro contenuto Cristiano» e, di fatto, ‘non rendono credibile la fede agli occhi dei lontani”’, dicono ancora i vescovi. ”E’ quanto ci viene indicato dal Documento dei Vescovi della Campania, il quale non vuole in alcun modo inibire la sensibilità veramente popolare dei fedeli ma chiede che ‘le feste religiose siano autentiche celebrazioni di fede – aggiungono – incentrate nel mistero di Cristo e siano purificate da infiltrazioni profane’.
Tali indicazioni, che l’Arcivescovo di Salerno ha fatto proprie, devono essere accolte dai fedeli evitando atteggiamenti supponenti e pretestuosi, che di fatto snaturano e offendono la natura stessa della fede popolare”. I Vescovi della Campania ”auspicano che le manifestazioni del culto popolare siano sempre più espressioni autentiche e comunitarie di vera fede e testimonianza dei genuini sentimenti religiosi della comunità”
Fonte ANSA
http://www.diocesisalerno.it/salerno/allegati/2303/Decreto%20feste.pdf
a febbraio 2013 ci fu il documento della CEC e a dicembre 2013 il decreto moretti. SFIDO CHIUNQUE A TROVARE UN RIGO UNO DOVE SI PROIBISCE DI SOSTARE IN PIAZZA CAVOUR O DI ENTRARE AL COMUNE……a meno che tali luoghi non vengano (STUPIDAMENTE) CONSIDERATI PRIVATI ai sensi del cpv7 lett. B) del decreto moretti. Cari baciapile, leggete e se vi è possibile chiedete al vs vescovo di scegliersi collaboratori migliori, capaci di leggere e scrivere, e meno provocatori (qui subentra anche il consiglio pastorale Parrocchiale!!)
Io sto con Papa Francesco, Lui sì che fa pulizia davvero……!!
La solidarità tra colleghi! Bella scoperta! ma perchè non stanno in silenzio: fanno meno danno.