L’esercitazione, che si terrà nella grotta di Campo Braca, ben nota agli speleologi campani, rientra nel piano formativo regionale del CNSAS ed ha lo scopo di testare la capacità d’intervento delle squadre a media profondità. Altro obiettivo dell’esercitazione è quello di verificare, con l’aiuto della Commissione Medica, l’adozione e la corretta applicazione delle tecniche sanitarie di valutazione, stabilizzazione e trasporto dell’infortunato.
Tale aspetto è ritenuto non meno importante rispetto alle capacità tecniche dei soccorritori del CNSAS di effettuare complicate manovre in quelli che sono forse gli ambienti più impervi accessibili all’uomo. I tecnici, provenienti da tutta la Regione, provvederanno in prima battuta alla stesura di un cavo telefonico all’interno della grotta, per consentire le comunicazioni tra i soccorritori e la stazione di coordinamento esterna alla grotta, simulando quindi un caso reale. Successivamente avrà luogo la manovra vera e propria di trasporto del “ferito” a partire dalla valutazione dei danni subiti, fino all’imbarellamento e trasporto in superficie mediante le apposite tecniche di soccorso in grotta.
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