I primi a dare la notizia sono stati quelli del Mattino, notizia poi ripresa da tutti in Italia e all’estero. «Sicuramente è una sfida personale importante ed una grande responsabilità”, ammette, riferendosi all’importante segnale che l’opportunità a lui capitata (certamente con merito) rappresenta per l’ambito dell’insegnamento. E non dimentica l’importante contributo educativo e professionale di chi è venuto prima di lui: “Penso che la scuola di oggi sia il frutto del sacrificio di tanti docenti e professori che hanno profuso sacrifici e impegno, quindi i giovani insegnanti devono partire da questo sforzo educativo, tocca a noi mettere a frutto i loro sforzi”. Ora l’ultimo gradino da salire, dopo la firma sul contratto del Ministero dell’Istruzione: la definitiva assegnazione su una cattedra. E chissà che Andrea non sia destinato proprio alla sua ex scuola superiore, l’Itg Di Palo di via Mauri, nel quartiere Mercatello di Salerno. Di certo, se a ricreazione vorrà mescolarsi agli studenti piuttosto che bersi un caffè con i colleghi in sala professori, avrà buone possibilità di passare inosservato.
Al destino non manca il senso dell’ironia……in Italia ci sono docenti di scuola che dopo la laurea, l’abilitazione alla professione obbligatoria, master, corsi di perfezionamento, anni e anni d’insegnamento alle spalle (leggasi gavetta), hanno il posto di ruolo a 60 anni e “ragazzi” che dopo il diploma vincendo un concorso, hanno il posto fisso…..Quest’Italia non mi meraviglia più…..Complimenti al neo docente Gasparro!!!
Bah, complimenti al giovanissimo docente…spero che sia all’altezza dei suoi colleghi che raggiungono l’incarico di ruolo ad età decisamente più venerande.
Mi associo ai complimenti degli altri commentatori.
Mandate un messaggio a Mariastella Gelmini, la quale voleva che i professori meridionali facessero un corso di perfezionamento prima di essere abilitati. Un Ministro della Repubblica sic! E quell’altro che diceva che i professori meridionali dovevano imparare il dialetto lombardo prima di insegnare in Lombardia.
La Gelmini parlava di meritocrazia e non di assistenzialismo parassitario
Questo giovane professore è espressione di meritocrazia,in quanto a voi del sud siete più dipendenti statali con posto fisso che abitanti del sud
Questo genio e giovanissimo professore o ha origini o ha respirato tanta di quell’aria del Cilento per cui oggi è un grande e noi ne siamo fieri.Un Selvaggio del Cilento
la Gelmini chi: quella che credeva che tra Ginevra e il Gran Sasso c’era la galleria?
Lei è troppo amaro e invidioso di questo genio professore del sud che almeno una volta è espressione della meritocrazia.Lei sign.Amaro ha confuso la meritocrazia della Gelmini con una fantomatica galleria Ginevra-Gran Sasso.Rosicate invidiosi statali del sud.
Sono un individualista molto colto e laureato in scienze della comunicazione, eppure ammetto ero convinto che Salerno era una cittadina in provincia del Cilento.