Andavano in Romania per far visita ai parenti. E per questo si erano messi in viaggio nel cuore della notte da Eboli, nel salernitano. Lì abitava la famiglia – madre, padre e una bimba di 15 mesi – distrutta all’albadi sabato nell’incidente stradale avvenuto sull’A/1 dopo Colleferro, in direzione Roma, all’altezza dello svincolo per la diramazione che porta al Raccordo e all’autostrada per Firenze. Il Mercedes Sprinter sul quale si trovavano i romeni, con altri sei connazionali, ha tamponato violentemente un altro furgone, un vecchio Ducato azzurro, con un’altra famiglia, questa volta di marocchini, partiti venerdì sera dalla provincia di Cosenza. Madre, padre e quattrobimbi, 10 anni il più grande, otto mesi il più piccolo. Un botto pauroso, un bilancio terribile: sei morti – tutti romeni – e otto feriti. Gravissima una donna romena, che lotta per la vita in ospedale.
Famiglie partite dal salernitano e dal cosentino. L’incidente si è verificato alle 5.30. I soccorsi sono stati immediati: i vigili del fuoco e il 118 hanno inviato sul posto decine di mezzi. La Polstrada ha chiuso il traffico sulla diramazione. È stato riaperto solo nella tarda mattinata. Gli autisti dei due veicoli coinvolti sono stati ricoverati in ospedale. Non sono gravi e saranno presto interrogati dalla polizia stradale. Non è ancora chiaro perché il furgone dei marocchini fosse in mezzo alla strada, fermo o a velocità molto ridotta, sulla corsia di marcia normale quando è sopraggiunto l’altro mezzo che l’ha centrato in pieno. Fra le vittime anche due ragazzi di 25 e 27 anni, e un altro romeno di 40.
Il tamponamento avvenuto a velocità sostenuta. Secondo i primi accertamenti della Polstrada non si esclude che sul Mercedes dei romeni ci fossero persone non parenti fra loro. Una sorta di taxi, come spesso capita, sul quale erano saliti passeggeri diretti in Romania. Per questo l’opera di identificazione delle vittime e di riconoscimento da parte dei familiari o di loro conoscenti appaiono abbastanza complicate. Non preoccupano invece le condizioni dei marocchini: nel cassone posteriore del furgone c’erano alcuni materassi che avrebbero attutito l’urto devastante dell’altro veicolo, avvenuto a velocità sostenuta. Sotto choc i bambini della coppia nordafricana, che tuttavia, secondo i medici, non avrebbero subìto conseguenze serie.
Fonte http://www.corriere.it/
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