Probabilmente non ha fatto molto piacere a chi guarda al nostro territorio unicamente come luogo di smaltimento dei rifiuti prodotti nell’intera Regione Campania l’unità di tutte le forze politiche, delle realtà associative organizzate, delle istituzioni locali e religiose.
Condanniamo come estremista unicamente il tentativo di fare apparire questa città in lotta in modo strumentale, senza tenere conto che mamme e studenti non hanno posto in essere azioni che superassero il limite consentito dentro una sfera di partecipazione democratica e pacifica.
Ottenuto il risultato sperato del blocco del conferimento delle “ecoballe” di Eboli, adesso tutti lavorino esclusivamente sui tavoli istituzionali, ed in particolare nella già avviata Conferenza dei Servizi di rinnovo dell’AIA per l’impianto di incenerimento di Acerra, per dimostrare tecnicamente e scientificamente la contrarietà al rinnovo dell’autorizzazione all’impianto, come questa città ha già dimostrato di sapere fare in occasione della discussione per la linea Alta Capacità Napoli-Bari, in quel caso obbligando le altre istituzioni a rivedere la proposta progettuale di tagliare in due ingiustificatamente la città.
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