Un incontro con il sindaco di Salerno, in qualità di socio di maggioranza, al fine di inserire i 14 lavoratori del Parco Scientifico e Tecnologico, già dichiarati in esubero, nel processo di riorganizzazione delle partecipate comunali. Questa la richiesta che i segretari generali di Cisl e Cgil, Matteo Buono e Maria Di Serio, insieme ai segretari di Fim Cisl e Fiom Cgil, Vincenzo Ferrara e Matteo Buonagiunto, hanno ufficializzato attraverso una nota, inviata nei giorni scorsi, al primo cittadino Vincenzo De Luca e all’assessore al Bilancio Alfonso Buonaiuto.
“Ciò al fine di dare concreta soluzione alla continua e complessa emergenza occupazionale che sta interessando dalungo tempo le risorse umane impegnate da oltre venti anni in azioni dirette all’innovazione ed alla crescita del territorio”, ha spiegato il segretario generale della Cisl Salerno, Matteo Buono. Richieste che il sindacato avanza sulla scorta di quanto confermato anche dalla Legge di Stabilità del 2014.
“La normativa in questo caso parla chiaro – ha continuato Buono – in quanto le società controllate direttamente o indirettamente dalle pubbliche amministrazioni o dai loro enti strumentali, possono, sulla base di un accordo tra di esse, realizzare, senza necessità del consenso del lavoratore, processi di mobilità di personale anche in servizio alla data di entrata in vigore della presente legge, in relazione al proprio fabbisogno, previa informativa alle rappresentanze sindacali operanti presso la società e alle organizzazioni sindacali firmatarie del contratto collettivo dalla stessa applicato, in coerenza con il rispettivo ordinamento professionale e senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica”.
“In questo momento, sulla vicenda dei lavoratori del Parco Scientifico e Tecnologico, c’è bisogno dell’assunzione di responsabilità da parte di tutti – ha dichiarato il segretario della Fim Cisl, Ferrara – perché è necessario non disperdere un patrimonio di alta professionalità di cui sono portatori i lavoratori. Le Organizzazioni Sindacali sono pronte a fare la loro parte. Adesso tocca agli enti locali, a partire dal Comune di Salerno”.
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