La mostra curata da Alice Ioffrida, Martina Soricaro e Giacomo Cristian Lombardi, prende spunto dalle piccole “icone” che Caterina Arcuri e Giulio De Mitri, in qualità di ideatori e promotori del Centro d’Arte Contemporanea “Open Space”, hanno donato al Museo-Frac.
Un patrimonio di opere realizzate da oltre quaranta artisti nazionali ed internazionali contemporanei, raccolte in occasione della mostra “Hic et nunc” ospitata, nel 2013, presso l’Open Space di Catanzaro. Da questo nucleo di opere i curatori hanno disegnato una nuova proposta, mettendo in mostra complessivamente ben 76 opere, offrendo una molteplicità interpretativa del valore e del senso che l’icona ha nella realtà attuale. Il risultato è un dizionario polifonico di linguaggi e di esperienze, di tracce creative, di una iconografia di molteplici sguardi.
«Non potevamo tirarci fuori dall’esperienza avviata dagli amici dell’Open Space che qui ringrazio per aver, con questa donazione, testimoniato il rilievo che il Frac ha assunto nel dibattito dell’arte contemporanea – scrive Gianfranco Valiante sindaco di Baronissi nell’introduzione al catalogo edito da Gutenberg –: abbiamo quindi messo del nostro, rivolgendo, come fil rouge, nuovamente l’attenzione verso i giovani e la cultura».
È una mostra «importante, afferma Massimo Bignardi direttore del Museo-Frac per più motivi; essenzialmente per la felicità che la molteplicità dei linguaggi tradotti su piccole tavolette, infonde nelle sale della Galleria dei Frati. Sono opere che da oggi entrano a far parte del patrimonio del Frac; non un patrimonio di valori commerciali, bensì di una ricchezza di idee e di progetti, di sguardi che vanno oltre la soglia del presente».
In mostra opere di: Marcello Aitiani, Elio Alfano, Yo Akao, Getulio Alviani, Salvatore Anelli, Caterina Arcuri, Michele Attianese, Paola Babini, Cesare Berlingeri, Paolo Bini, Claudio Bozzaotra, Italo Bressan, Danilo Bucchi, Stefano Cagol, Mario Carotenuto, Angelo Casciello, Lucilla Catania, Carlo Catuogno, Mary Cinque, Pietro Coletta, Ugo Cordasco, Michele Corone, Mario Cresci, Silvio D’Antonio, Fernando De Filippi, Lucio Del Pezzo, Danilo De Mitri, Giulio De Mitri, Teo De Palma, Marcello Di Donato, Gerardo Di Fiore, Giuseppe Di Muro, Nello Ferrigno, Franco Fienga, Luigi Filograno, Andrea Fogli, Raffaella Formenti, Marco Fusco, Michele Giangrande, Sandra Hauser, Iginio lurilli, Pietro Lista, Salvatore Lovaglio, Luigi Mainolfi, Alfredo Maiorino, Franco Marrocco, Marianna Masciolini, Franco Menolascina, Albano Morandi, Gianluca Murasecchi, Enzo Navarra, Arturo Pagano, Luigi Pagano, Antonio Paradiso, Luca Maria Patella, Francesco Patriarca, Marco Pellizzola, Eliana Petrizzi, Carmine Piro, Mimma Pisani, Antonio Pugliese, Giuseppe Rescigno, Angelomichele Risi, Nicola Salvatore, Valeria Sanguini, Anna Maria Saviano, Maurizio Savini, Giuseppe Sylos Labini, Giuseppe Spagnulo, Donatella Spaziani, Mauro Staccioli, Silvano Tessarollo, Nino Tricarico, Gerardo Vangone, Antonio Violetta, Luigi Vollaro.
Nella serata inaugurale l’associazione Archeologando Intour propone
Arpeggio di icone
sottofondo musicale delle 47 corde dell’arpa della musicista Valentina Milite
Accompagna la mostra un elegante volume pubblicato dalla Gutenberg Edizioni, contenente oltre le note introduttive del sindaco di Baronissi Gianfranco Valiante e del direttore del Frac Massimo Bignardi, i testi di Alice Ioffrida, Giacomo Cristian Lombardi e Maria Martina Soricaro, un ampio repertorio di illustrazioni ed apparati biografici.
La mostra resterà aperta fino al 30 novembre.
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