Al momento siamo semplicemente in attesa del rilascio dell’autorizzazione sismica , ultimo atto necessario, che precede l’avvio dei lavori. Inoltre, è opportuno precisare che la ditta aggiudicataria dei lavori non ha avanzato alcuna richiesta di sospensione: il cronoprogramma dei lavori non subirà alcun ritardo.
L’unico ritardo è da attribuirsi invece alla politica del passato. Quella per intenderci, che per oltre cinquant’anni questa opera l’aveva solo da sempre annunciata. Va ricordato infine, che Agroinvest s.p.a ed il Comune hanno portato a compimento le procedure di progettazioni ed aggiudicazione in appena 16 mesi. Tempi da record, se si tiene conto che in Italia per l’affidamento e l’aggiudicazione dei lavori per un intervento di questo genere si impiegano in media tre anni. Un’ opera il cui finanziamento rientra nel parco progetti del “Più Europa”, così come avvenuto in passato per i lavori di riqualificazione urbana di via Sant’Antonio Abate.
Sulla stessa linea l’ing. Michele Russo, Responsabile dell’Area Tecnica di Agroinvest: “Non rilevo alcun ritardo addebitabile ai tecnici del Comune di Scafati che dirigeranno i lavori e con i quali c’è piena collaborazione da parte di Agroinvest che ha progettato l’opera. Sul piano tecnico i tempi di avvio del cantiere risultano assolutamente normali atteso che solo dopo la firma del contratto può essere richiesta l’autorizzazione sismica al Genio Civile. Del resto, è noto che in Italia sia che si faccia una piazzetta o il ponte sullo stretto di Messina i tempi dei procedimenti, dei passaggi e i documenti ai fini burocratico-sismici per norma sono gli stessi”.
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